Juventus: la barriera sulla punizione di Oliveira è la fotografia della stagione

Barriera

Photo Federico Tardito / Insidefoto federicoxtardito

La fotografia della stagione in una barriera

La barriera sulla punizione di Oliveira è probabilmente la fotografia della stagione della Juventus. Una situazione emblematica da cui traspare soprattutto superficialità. Poca organizzazione e a tratti superbia, anche questo emerge dal mal posizionamento della barriera per una semplice punizione. Una punizione che in questo caso ha sancito l’eliminazione dalla Champions League per la Juventus, contro un avversario abbordabile come il Porto per un dettagli che si è rivelato fatale.

Non entrando nel dettaglio della prestazione dell’andata, del fallimento di Ronaldo e delle critiche mosse a Pirlo, noi vogliamo semplicemente concentrarci su come sia inaccettabile vedere una scena del genere in Champions League, ai supplementari di un ottavo di finale, per mano di una squadra candidata alla vittoria finale e con un Ronaldo protagonista nell’evento in particolare.

La barriera: un simbolo di superficialità

Il portoghese si gira completamente, a gambe aperte e senza neanche guardare il pallone. Al suo fianco non fanno sicuramente meglio Morata, Rabiot e Cuadrado. Tutti disuniti e aperti, saltando praticamente singolarmente. Con un po’ di filosofia ciò si potrebbe condurre molto facilmente a quello che la Juventus rappresenta ormai da qualche anno: un agglomerato di individualità importanti che da un paio di anni vagano in maniera solitaria per il campo, senza idee e senza un’identità di squadra che emerge anche in momenti come questo.

Niente uomo sotto la barriera, niente dialogo in un momento decisivo dove non deve mancare lucidità a chi vuole raggiungere un obiettivo così importante. Un gol arrivato in questo modo è l’emblema di un fallimento che, in questo caso, riguarda tutti. Dal tecnico, passando per il gruppo, fino ad arrivare all’uomo più importante della squadra. Un fallimento arrivato per una barriera mal posizionata, un gesto a tratti davvero inconcepibile.

Juventus
(Photo by Federico Tardito/Insidefoto)