Juventus, Kaio Jorge è il 29° brasiliano. Vi ricordate gli altri?

Kaio Jorge

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L’attaccante quasi ex del Santos, in attesa dell’ufficialità, Kaio Jorge sarà molto probabilmente il 29° brasiliano con la casacca della Juventus. Molti sono stati i giocatori verde oro che hanno indossato la casacca bianconero, alcuni hanno lasciato il segno; altri no. Kaio Jorge si unirà ad Arthur, Danilo ed Alex Sandro.

I PRIMI ANNI DUEMILA ED IL PRIMO CICLO ALLEGRIANO

Il primo a brasiliano della storia della Juventus è Pedro Sernagiotto, alla Juve dal 1931 al 1934, è uno dei pilastri del primo quinquennio d’oro della Juventus. Tra quelli più recenti, partendo dagli anni 2000; che hanno lasciato la loro impronta nel bene o nel male ricordiamo Emerson, alla Juventus dal 2004 al 2006, vincendo 2 scudetti; poi revocati per i noti fatti di calciopoli. Un altro brasiliano che ha avuto un ruolo abbastanza importante nel primo ciclo di Allegri, è Hernanes. In una stagione e mezzo collezionò 35 presenze e 2 goal. Il portiere Norberto Neto, proveniente dalla Fiorentina, ha collezionato 22 presenze in 2 stagioni come vice Buffon, trovandosi trovare quasi sempre pronto.

Nel 2015 arriva Alex Sandro. Il terzino sinistro con i suoi 13 goal e 20 assist si rivela una delle armi micidiali per le vittorie della Juventus targate Massimiliano Allegri. Il suo “gemello di fascia”, Danilo, arriva nel 2019. Si rivela un’importante arma tattica per le vittorie di Sarri, lo scudetto, e di Pirlo; Coppa Italia e super coppa italiana. Sarà importante anche per la seconda epopea di Allegri.

Uno dei migliori brasiliani che la Juve abbia avuto è senz’altro Dani Alves, arrivato dal Barcellona nella stagione 16/17, ha collezionato 33 presenze e 6 goal; vincendo uno scudetto, una Coppa Italia ed arrivando in finale di Champions contro il Real Madrid a Cardiff. Un brasiliano top è senza dubbio Douglas Costa, purtroppo il suo punto debole era il fisico. Ha giocato più di 100 partite ma siglando solo 10 goal. Peccato per tutto il suo potenziale rimasto inespresso.

GLI ANNI ’60: L’EPOPEA D’ORO DEI BRASILIANI

Gli anni 60 sono particolarmente floridi per aumentare la pattuglia verde oro nella Juventus. Nella stagione 1962/63, arriva Armando Miranda in sostituzione di John Charles. Il brasiliano realizza 15 goal in 20 presenze confermando le sue straordinarie doti realizzative. Nella stagione 63/64 arriva Nenè, nonostante i 12 goal in 35 presenze, la Juventus lo cede al Cagliari e diventa uno degli eroi dello scudetto del 1970. Nella stessa stagione arriva Dino Da Costa. Nel triennio bianconero, si ritaglia un ruolo da titolare solo nell’ultima annata. Conclude la sua avventura bianconera con 13 gol in 64 presenze e vince la Coppa Italia. Nel 1965 arriva Chinesinho, nel triennio bianconero riesce a vincere uno scudetto ed una Coppa Italia. Totalizza 111 partite e 11 reti.

CORE N’GRATO: JOSÈ ALTAFINI

Negli anni 70 un giocatore verde oro di cui tutti i tifosi juventini hanno tutti un ottimo ricordo è Josè Altafini. Soprannominato “Core n’grato” dai tifosi del Napoli che non hanno gradito il suo passaggio alla Juventus, con i suoi 36 goal fa vincere ai bianconeri 2 scudetti e nel 1973 raggiunge la finale di Coppa dei Campioni contro l’Ajax.

Negli anni 90, nel corso del secondo ciclo di Giovanni Trapattoni, è Il difensore Julio Cesar uno dei pilastri della Juve. In bianconero per 4 stagioni, colleziona 125 presenze e vince la coppa Uefa nel 1993.

DIEGO E FELIPE MELO: L’ORRBILE DUO

I flop sotto tutti i punti di vista invece rispondono ai nomi di Diego e Felipe Melo, arrivati in bianconero dal 2009 al 2011 con molte aspettative ma dopo una partenza sprint contro la Roma; doppietta per Diego e goal di Melo, il buio più totale. Rubinho, 3° portiere dal Palermo, solo 2 presenze in 4 stagioni. Riesce però a vincere 4 scudetti, 2 Coppe Italia e 2 super coppe. Un altro flop è stato Lucio, arrivato dall’Inter del triplete nel 2012, per lui solo 4 presenze. Un altro flop è stato sicuramente Athirson, proveniente dal Flamengo, ha collezionato solo 5 presenze nel campionato 2000-2001. Di lui si ricorda solo un autogol contro il Lecce. Gli altri giocatori brasiliani che non hanno lasciato un gran ricordo in bianconero sono stati: Fernando nel 1962, Bruno siciliano nel 1963 e Leonardo Colella nella stagione 1955/1956.