Juventus, infortunio Pogba: il francese rischia di rientrare nel 2023
Non giungono notizie confortanti sul fronte infortunio Pogba. Dopo il tanto bramato trasferimento dal Manchester United alla Juventus, il francese era uno dei colpi più attesi, ma, purtroppo, bisognerà attendere ancora un po’ prima di rivederlo in campo. Infatti, durante l’amichevole contro il Chivas, il francese è uscito anzitempo dal campo dolorante, lasciando sulle spine la Juventus. All’inizio l’infortunio non sembrava essere di grave entità, ma dopo esami approfonditi la situazione si è complicata. Spunta anche la terribile ipotesi di un rientro nel 2023.
Qual è l’infortunio di Pogba?
La Juventus qualche giorno fa ha annunciato l’entità del problema fisico di Pogba tramite un comunicato ufficiale. Ecco il contenuto: “A seguito del dolore riferito al ginocchio destro, Paul Pogba e’ stato sottoposto ad approfondimenti radiologici che hanno evidenziato una lesione del menisco laterale. Nelle prossime ore sarà sottoposto ad una consulenza ortopedica specialistica”.
C’è dunque lesione del menisco laterale per il “Polpo”, che dovrà stare out per molto più tempo di quello previsto inizialmente.
Le cure ed il rischio rientro nel 2023
Ci sono importanti novità sull’infortunio di Paul Pogba, e non sono di certo confortanti. Inizialmente i recupero previsto era di circa 20/25 giorni, ma secondo la Gazzetta dello Sport, lo scenario si sarebbe notevolmente complicato. Il quadro evidenziato negli States sarebbe peggiore del previsto ed i tempi di recupero si dilateranno inevitabilmente.
Per curare Paul Pogba ci sarebbero due soluzioni:
- Meniscectomia, che consiste nell’asportazione del pezzettino di menisco rotto. L’operazione si farebbe in artroscopia e prevedrebbe uno stop di 40/60 giorni.
- Sutura, che si dovrebbe fare in caso di lesione molto periferica. Essa garantirebbe la guarigione al 90%, ma con tempi di recupero molto più lunghi. In questo caso si parlerebbe addirittura di 3/5 mesi di stop. Il che vorrebbe dire che si rivedrebbe Pogba in campo nel 2023.
Probabilmente nelle consultazioni mediche verranno coinvolti anche il medico della nazionale francese e lo specialista di Innsbruck, Fink. Al momento il team medico sembra più orientato verso la prima soluzione, la meniscectomia.