Juventus, inchiesta plusvalenze chiusa: indagati i vertici societari
Brutte notizie per la Juventus a poche ore dalla sfida decisiva di Champions League contro il Benfica. La Procura di Torino, infatti, ha chiuso l’indagine sulle presunte alterazioni del bilancio da parte del club bianconero. Secondo gli inquirenti, i dirigenti della Juventus avrebbero utilizzato in modo anomalo le plusvalenze per sistemare i bilanci del 2018, 2019 e 2020.
L’accusa ai dirigenti della Juventus per l’uso di plusvalenze
La Procura di Torino ha notificato ai membri del consiglio di amministrazione, ai dirigenti con responsabilità strategiche, ai componenti del collegio sindacale e al revisore legale la chiusura dell’indagine per i reati di falso nelle comunicazioni sociali e di false comunicazioni rivolte al mercato. La Juventus, quotata in borsa, avrebbe fatto “un anomalo ricorso ad operazioni di scambio dei diritti alle prestazioni sportive di un elevato numero di atleti, operazioni, per altro, nel complesso distoniche nel panorama nazionale.” Il fine, secondo le prove raccolte dalla Procura, sarebbe stato quello di alterare i risultati di bilancio per le necessità del momento. Secondo la Procura, le operazioni di scambio sarebbero state concluse a valori arbitrari stabiliti dalle parti. Non finisce qui, tuttavia, il campo di indagine. Rientra anche la gestione stipendi durante la pandemia. Infatti, gli inquirenti suggeriscono che i calciatori abbiano rinunciato ad una sola mensilità nel 2020 e non a quattro come scritto nei bilancio del 2020.
Una doccia gelata dopo il proscioglimento della FIGC
Il caso plusvalenze aveva animato il panorama calcistico italiano all’inizio di quest’anno, ma il proscioglimento del Tribunale Federale Nazionale anche della Juventus sembrava aver calmato le acque. Non è così, invece, e i dirigenti bianconeri ora dovranno rispondere alle accuse rivolte dalla Procura del tribunale del capoluogo piemontese. La notizia è giunta ad un mese esatto di distanza dalla pubblicazione del bilancio dell’esercizio 2021-2022 che aveva segnato un rosso da record pari a 254 milioni di euro. Una cifra mai vista nella storia del calcio italiano.