Juventus, il progetto del secondo stadio non si ferma. Cherubini fa chiarezza

Stadio Juventus

(Photo LaPresse - Fabio Ferrari)

Nel 2011 aprì una nuova fase del calcio moderno in Italia. Si parla dell’Allianz Stadium e della visione d’insieme della Juventus. Il club bianconero, seppur attanagliato dal problemi finanziari legati alla crisi pandemica, così come gli altri club, non accantona la sua visione avveniristica del Football 2.0. A riprova di ciò, ha riferito il Football Director ai microfoni de La Stampa, in merito al progetto del secondo stadio per la Juventus. Lo stadio in cui, i bianconeri, faranno giocare le formazioni Women e Under-23. Ecco le parole del manager della Vecchia Signora: “La realizzazione di un secondo stadio, destinato anche alle Women, rimane tra gli obiettivi della società: il momento difficile che stiamo attraversando ha imposto una ripianificazione, ma il progetto è solo spostato nel tempo, a quando le cose, ci auguriamo presto, andranno meglio”.

Il progetto della Juventus, relativo al secondo stadio, era stato ben esposto nell’estate del 2020. Un polo sportivo capace di racchiudere il fulcro del calcio dei bianconeri. Un’occasione, non solo per accrescere l’identità del club ma, più in esteso, per mettere in luce un nuovo mondo calcistico, di cui la Juventus si fa portavoce. Dall’espansione della realtà professionistica del calcio femminile, all’inserimento delle cosiddette seconde squadre. In estate, lo stesso manager Cherubini, non escludeva la possibilità che in un futuro prossimo, le seconde squadre potessero militare in Serie B, invece dell’attuale C.

Una visione a 360 gradi, che esuli dalla mera gestione della Prima Squadra. Un futuro moderno, in cui, il calcio possa essere dominante abbracciando tutte le sue categorie. Un modello che trae ispirazione dall’Inghilterra e dalla Spagna. L’idea è sempre stata quella di una nuova struttura che possa sorgere al posto dell’ex PalaStampa, proprio all’interno dell’area della Continassa. Magari costruendo solo un prefabbricato pronto in circa sei mesi. Crisi e necessità d’ammodernamento chiamano. La Juventus, ancora una volta, risponde presente.