La partita ha rispettato pienamente i pronostici che erano stati fatti. La solita Juventus dal gioco difensivo, privo di idee e con poca sfrontatezza sbatte contro il solido muro dell’Inter. La Supercoppa Italiana va meritatamente ai nerazzurri, che hanno dimostrato di essere più squadra, dall’inizio alla fine. I bianconeri lottano fino alla fine in un match che li vedeva ampiamente sfavoriti, ma l’epilogo rispecchia ciò che è stato visto in campo.
La partita ha dimostrato sin da subito alti livelli di intensità. Lo spirito della finale era nell’aria, e le due squadre hanno iniziato la gara a viso aperto. Apre McKennie le marcature, con un classico inserimento dei suoi, forse illudendo i bianconeri di poter fare la partita a San Siro. Così non è stato, perché qualche insicurezza difensiva di troppo ha portato alla concessione di un rigore, realizzato chirurgicamente da Lautaro Martinez.
Le squadre vanno negli spogliatoi, ed il secondo tempo inizia con un poderoso possesso palla da parte degli ospiti, che provano in tutti i modi a scardinare la difesa della Juventus. I bianconeri giocano come al solito, ormai da inizio stagione. Ovvero chiudendosi in difesa, attendendo gli avversari e provando a ripartire in contropiede. Pochissimi gli attacchi da parte della Vecchia Signora, che si limita a tenere il pareggio per andare alla lotteria dei rigori. Al 120′ arriva la batosta: un pasticcio difensivo firmato Alex Sandro regala un pallone d’oro a Darmian, che serve Sanchez davanti alla porta e decreta la vittoria dell’Inter all’ultimo secondo.
Tante defezioni in squadra, è vero, ma se ti chiami Juventus non è una scusa plausibile. La Supercoppa è stata vinta meritatamente dall’Inter, a prescindere dagli uomini in campo. Il gioco bianconero è privo di fantasia e di idee da inizio anno, ed è lo stesso che si è visto sul campo di San Siro ieri sera. Dopo il gol di McKennie ed il pareggio di Lautaro, Allegri ha chiuso la squadra per ben 70′, cercando di difendere il pari per portare ad oltranza il match. A volte ti va bene, a volte no; mica è sempre Natale.
In fase difensiva sicuramente la Juve ha concesso poco, ma ciò non basta per vincere una finale. Si potrebbe pensare che la gara sia stata decisa solo da un’errore grossolano (e umano) di Alex Sandro, ma se non si ha coraggio di attaccare, uomini di qualità e soprattutto un gioco propositivo, l’epilogo può essere solo questo. C’è comunque da apprezzare la solidità di squadra ed il crederci fino alla fine (come da motto bianconero), anche se nel modo sbagliato. Il calcio è fatto di episodi, ma nonostante ciò, l’Inter ha meritato di vincere la Supercoppa, senza se e senza ma.