Juventus-Genoa, i bianconeri cercano punti Champions

Oggi alle 15 all’Allianz Stadium si gioca Juventus-Genoa, una partita molto importante per i bianconeri. La vittoria contro il Napoli ha ridato felicità all’ambiente Juventus che sembrava in crisi dopo i recenti risultati. Ora, però, la squadra di Pirlo deve confermarsi per continuare la corsa verso la Champions League. Il margine sul Napoli è di soli tre punti e l’Atalanta osserva a ridosso dei bianconeri. Il Genoa, invece, è saldamente tredicesimo con un vantaggio di dieci punti sul terzultimo posto. La squadra di Ballardini è virtualmente salva, ma vorrà fare una bella figura a Torino come in Coppa Italia.

Andrea Pirlo ha detto di voler vedere lo stesso spirito che c’è stato contro il Napoli. Il tecnico farà probabilmente qualche cambio, ma potrà su molte opzioni importanti in panchina. Nel 4-4-2 ci sarà il ritrovato Szczesny in porta, difesa con Cuadrado, De Ligt, Chiellini e Danilo, centrocampo con Kulusevski, Bentancur, Arthur/Rabiot, Chiesa e duo d’attacco formato da Morata e Ronaldo. Dybala, che segnò all’andata, partirà dalla panchina, ma sicuramente il gol contro il Napoli gli ha dato molta carica da poter sfruttare anche oggi. Gli unici indisponibili saranno Bonucci e Bernardeschi.

Davide Ballardini ha affermato di essere convinto che la sua squadra farà una buonissima partita, ma sa che sarà molto complicata. Ci sono parecchi ballottaggi da sciogliere e le assenze saranno importanti. Non ci saranno, infatti, lo squalificato Strootman e gli infortunati Pellegrini e Czyborra. Nel 3-5-2 in porta ci sarà Perin, difesa con Masiello, Radovanovic, Criscito, centrocampo con Biraschi/Ghiglione, Behrami/Zajc, Badelj, Rovella e Zappacosta e attacco con Pandev/Destro e Scamacca.

Juventus-Genoa si è giocata 53 volte in Serie A. 41 sono stati i successi bianconeri, 10 i pareggi e 2 le affermazioni liguri. L’ultima vittoria del Genoa risale al 1991, mentre il pareggio manca dal 2018. All’andata, invece, finì 1-3 per la Juventus contro il Genoa allenato ancora da Rolando Maran.