La marea è alta nello spaventevole oceano della Serie A che ha visto una partenza forte di tutte le big, tranne una. La Juventus ha guadagnato solo un punto in due partite contro avversarie con cui normalmente la vecchia signora ne portava a casa 6. Interpretando il ruolo del protagonista ne Il vecchio e il mare, la Juventus non può più pensare a ciò che non ha (CR7) ma deve pensare a ciò che può fare con quello che si ritrova.
L’Empoli di Andreazzoli ha evidenziato i due grandi problemi dei bianconeri: un centrocampo disordinato e disorganizzato e poca lucidità sotto porta. Il bilancio non permette grandi investimenti e per l’attacco è approdato a Torino Moise Kean in ritorno dall’esperienza poco felice tra Everton e PSG. Il giovane attaccante azzurro proprio con Allegri ha avuto, fino a questo momento, la miglior media goal e deve riscattarsi anche per ritrovare stabilmente una maglia nella nazionale di Mancini.
Il secondo ritorno in bianconero potrebbe essere quello di Miralem Pjanic per ridare un senso e una forma al centrocampo. Per il bosniaco il Barcellona è disposta al prestito secco e a pagare metà dell’ingaggio (8 milioni circa) ma Cherubini vorrebbe provare prima a sfoltire lo stesso reparto e per questo il nome di McKennie è sempre da tenere d’occhio visto l’interesse del Tottenham di Paratici che portò a Torino l’americano lo scorso anno.
La Juventus è rimasta in contatto con il PSG anche ieri e gli intermediari sono stati al lavoro per capire la fattibilità dell’operazione. Il club parigino ha fatto sapere che molto probabilmente Icardi può arrivare nel 2022, già a Gennaio durante la sessione invernale ma attualmente l’operazione è di difficile risoluzione sia per l’ingaggio alto dell’argentino (8 milioni più 2 di bonus) e sia perché Icardi è legato anche al caso Mbappè.
Intanto, in attesa di nuovi colpi, si punta sui ritorni, obbligati o voluti che siano. Per Miralem e Moise poi la Juventus è il porto sicuro e il luogo in cui si sono espressi meglio in questi ultimi loro anni di carriera perché un pretesto per tornare bisogna sempre seminarselo dietro, quando si parte.