Juventus, Danilo a centrocampo è la rappresentazione di cosa non va
La scelta, quasi forzata, di Pirlo di schierare Danilo a centrocampo nel Derby della Mole contro il Torino rappresenta una buona fetta di ciò che non va in casa Juventus.
Intendiamoci, il brasiliano non è stato il peggiore in campo, semplicemente uno dei tanti insufficienti con la maglia bianconera. Non si parla della prestazione in sé, ma di qualcosa di più profondo.
Al 3 marzo, ben oltre la metà del campionato di Serie A, la Juventus non ha un centrocampo titolare: vive di esperimenti e continue rotazioni. A questo si aggiunge il fatto che una buona parte dei centrocampisti presenti in rosa hanno dimostrato in più occasioni di non essere all’altezza.
Per questo motivo, la scelta di schierare Danilo in mediana – benché possa rappresentare una buona alternativa – rappresenta, però, quanto la rosa della Vecchia Signora sia stata costruita male e sia in qualche modo vittima di scommesse che si sono rivelate del tutto perdenti.
Rabiot è incostante, poche sgroppate e qualche guizzo non possono giustificare il lauto stipendio che percepisce. L’altro parametro zero arrivato un anno fa, Aaron Ramsey, è continuamente vittima di problemi fisici e questo fa sì che non si possa contare sul suo apporto. Bentancur non è mai esploso ed è protagonista di una stagione negativa, macchiata da alcuni errori gravissimi. Arthur ha fatto intravedere qualcosa in mezzo a tanto anonimato e sbagli dentro e fuori dal campo.
In tutto questo – e sembra paradossale dirlo per una squadra allenata da Andrea Pirlo – manca un giocatore che dal centro del campo sappia rappresentare il cervello e abbia il piede educato per servire i compagni. Per questo, la regia viene affidata sull’esterno a Cuadrado – o allo stesso Danilo – o a Bonucci da dietro.
Insomma, si torna sempre al peccato originale. Negli ultimi anni la Juventus ha completamente fallito nell’opera di ristrutturare un centrocampo che è stato tra i migliori d’Europa e oggi procede a tentoni, cambiando di continuo interpreti e ruoli da svolgere durante le partite. Per questo, l’esperimento Danilo – contro il Torino non era la prima volta – rappresenta una buona parte di cosa non ha funzionato in casa bianconera, e il motivo non è strettamente legato alla prestazione del giocatore.