Juventus, da Allegri a Giuntoli: Bonucci ne ha per tutti

Juventus, da Allegri a Giuntoli: Bonucci ne ha per tutti

(Photo by Luciano Lima/Getty Images)

La storia d’amore tra Bonucci e la Juventus non è certo finita per il meglio, tanto che gli ultimi periodi tra le parti sono diventati addirittura burrascosi. Il difensore dell’Union Berlino ha recentemente chiesto i danni ai bianconeri, che sin dall’inizio dell’estate lo hanno messo fuori dal progetto e costretto a cercarsi una nuova destinazione, nonostante il giocatore fosse contrariato da quella decisione. L’azzurro è riuscito poi ad accasarsi al club tedesco, ma le scorie avute con i bianconeri non se ne andranno facilmente. Bonucci ha recentemente deciso di sfogarsi in merito alla questione ai microfoni di SportMediaset, spiegando quali sono state le persone che hanno determinato questa piega nei rapporti con la Juventus. Ecco alcune delle sue dichiarazioni.

(Photo by Luciano Lima/Getty Images)

Juventus, Bonucci si sfoga contro Allegri, Giuntoli e il club

Sulla decisione del club di non proseguire con lui
“Innanzitutto voglio dire che sono state dette cose non vere. In primi vorrei partire dalla data menzionata dall’allenatore e dal club: non è vero che a ottobre e a febbraio mi è stata comunicata la volontà della società di chiudere il rapporto con me al termine della stagione. Non c’è cosa piu falsa di quella, visto che mi era stato proposto di continuare ancora per un’altra stagione con un rinnovo alla fine di ottobre. In un’intervista ho sentito dall’allenatore che anche a febbraio ero stato messo nuovamente a conoscenza della volontà del club di non continuare il rapporto con me, come se la falsità precedente non fosse bastata. Non ho avuto nessun colloquio con la società in quel periodo”.

Sulla gestione della Juventus della situazione
“Avevo percepito qualcosa dai giornali, poi Giuntoli e Manna il 13 luglio sono venuti a casa mia per comunicarmi la scelta della società, vale a dire quella di fare a meno di me per il futuro e che una mia permanenza avrebbe ostacolato la crescita del progetto. Per me è stata un’umiliazione dopo oltre 500 presenze in bianconero”.