Juventus costretta a vendere | Giuntoli già al lavoro, servono 80 milioni di euro
Seri problemi di bilancio per la Juventus, costretta a far quadrare i conti. Ci saranno delle cessioni, anche perché servono subito 80 milioni.
Il calcio giocato, campionato e Champions League ma anche gli impegni dei tanti nazionale juventini sparsi per il mondo, ha distolto l’attenzione su un bilancio della Juventus non proprio in linea con i parametri di una società virtuosi.
Tutto preventivato, per carità, nessuna sorpresa ma è bene ricordare che la Signora ha chiuso il bilancio 2023-24 con un rosso da circa 200 milioni di euro, contro i 123 dell’annata precedenti.
Non pochi per la verità. La dirigenza bianconera può consolarsi veramente con dei numeri numeri migliori nei confronti della perdita di 239,3 milioni nel 2021-22? A onor del vero c’è stata una riduzione delle spese e di prospettive economiche incoraggianti. Quel rosso riguardava l’annata senza coppe europee (che ha pesato il 60% secondo Repubblica), l’indebitamento sarà pure sceso a 242,2 milioni, ma solo grazie all’aumento di capitale.
La prospettiva disegnata dal Cda della Juventus è positiva, ma il mercato è stato ed sarà dispendioso anche in vista della prossima stagione. Cristiano Giuntoli dovrà far quadrare i conti, il che potrebbe significare un’altra lista di esuberi in vista.
Aspettando il break-even
Filtra ottimismo sul break-even, cioè il pareggio di bilancio tra entrate e uscite, nell’esercizio 2024/25, “anche grazie al ritorno alla partecipazione alla Uefa Champions League che per il crescente impatto positivo derivante dalle azioni di razionalizzazione dei costi”, si legge nella comunicazione pubblicata sul sito della società. Ma come?
In primis si confida nella Champions League, dove la Juventus è partita fortissima, con due successi in altrettante partite. Anche nei risultati di campionato e nel botteghino, tenendo presente di una cifra considerevole da sborsa a breve.
I conti in tasca
Ci ha pensato il Corriere dello Sport a ricordare a tutti i soldi che dovranno uscire a breve dalle casse della Signora, quelli derivanti dai riscatti dei giocatori arrivati in prestito con obbligo. Solo per Nico Gonzalez ci vorranno 25 milioni di euro. E ancora. Tredici milioni e mezzo al Monza per prendere a titolo definitivo Michele Di Gregorio. Ma è la situazione di Francisco Conceiçao la più preoccupante.
Il portoghese è arrivato in prestito secco da un Porto che ha già fatto sapere (direttamente per bocca di Villas Boas, presidente dei Dragoni) che reputa il figlio d’arte un giocatore importante, e poi ci sarebbe, sempre secondo il Corsport, una “sorta di gentlemen agreement” per l’acquisto a 30 milioni di euro. Last but not least Pierre Kalulu: 14 milioni di euro per prenderlo è un affarone in sé per sé, ma se tutti questi prestiti dovessero essere riscattati, significherebbe mettere in preventivo 80 milioni. Non il massimo per chi è in rosso per circa 200 milioni.