Alvaro Morata non è in ottime condizioni e con lo Spezia si è visto chiaramente: nonostante questo gli sono bastati 4 minuti per incidere. Questa volta ha timbrato il cartellino stesso lui, con un gol da centravanti che regalato alla Juventus una vittoria di fondamentale importanza in una partita che sembrava poter essere stregata senza un attaccante che prendesse in mano la situazione.
Eppure in campo c’era Cristiano Ronaldo, decisivo nelle ultime partite ma mai apparso realmente pimpante al centro della manovra come quando è entrato Morata. Che il portoghese abbia bisogno di giocare con un centravanti non lo scopriamo certo oggi, ma la sintonia emersa dal rapporto (in campo) con Morata è davvero straordinaria.
I movimenti dello spagnolo liberano gli spazi per il portoghese che si infila in maniera naturale e devastante, ma questa ovviamente non è una sorpresa. Ciò che sorprende è come Morata faccia giocar bene tutta la squadra anche senza toccare il pallone, soprattutto dunque in fase di non possesso.
Il pressing e il continuo attacco degli spazi vuoti crea una superiorità sfruttata o da Ronaldo al centro o da Chiesa sulle fasce. Con Morata in campo il gioco espresso dalla Juventus è sicuramente più armonico, per il lavoro di sacrificio offerto dallo spagnolo ma non solo. Guai a pensare infatti che l’ex Real e Atletico Madrid non si sia reso utile anche in zona gol: fin qui infatti Morata ha messo a segno 14 gol in 30 partite, collezionando però anche 10 assist per un totale di 24 gol creati in 30 partite. In pratica con lui in campo, in un modo o nell’altro, la Juventus riesce sempre ad arrivare al gol.
La fantasia nascosta nei movimenti senza palla dello spagnolo dovrà essere l’arma in più per questo finale di stagione della Juventus, a partire dalla doppia sfida con Lazio e Porto. Dunque sarà fondamentale cercare di avere al meglio Morata per queste due partite, alla Continassa ci stanno già lavorando.