La Juventus aspetta Federico Chiesa, grande assente della stagione appena conclusa a causa del grave infortunio al ginocchio. L’ex Fiorentina, per certi versi, sarà il primo ‘acquisto’ della nuova stagione che attende gli uomini di Massimiliano Allegri. Il classe 1997, in occasione dell’inaugurazione del nuovo Hub educativo in collaborazione con Save The Children, ha parlato ai giornalisti. Ecco quanto dichiarato da Chiesa, e riportato da Calciomercato.com, tra rientro in campo e la voglia di giocare con l’amico ed ex compagno alla Fiorentina Dusan Vlahovic.
Sull’evento
“Oggi siamo all’inaugurazione di questo punto con la partnership Juventus-Save The Children. E’ un’emozione unica. Ne avevo già inaugurato uno quando giocavo alla Fiorentina, a Prato, ed è bellissimo stare qua: danno a questi bambini la possibilità di creare un futuro, di sognare. Ed è il senso della vita. Lo sport è fondamentale, è disciplina ed educazione: insegna i valori della vita”.
Sul rientro in campo
“A che punto sono? Il mio sogno è tornare il prima possibile, però ci sono tabelle da rispettare e penso che stiamo facendo un grandissimo lavoro. Al campo sono contornato di grandi professionisti, lo staff medico della Juventus è fantastico e mi ha aiutato in tutto e per tutto, ci siamo venuti incontro. Adesso siamo in una fase in cui ho iniziato a correre, ho iniziato a fare anche i primi cambi di direzione e vediamo. Io penso per inizio settembre di essere pronto, vediamo se riusciamo a fare qualcosina prima, però per essere sicuri e non avere poi ricadute in futuro, che non si augura nessuno, sarà settembre”.
Vlahovic ‘aspetta’
“Mi aspetta? Avevamo già fatto coppia e con lui mi trovo benissimo in campo, poi è un amico fuori e questo migliora solo le cose in campo. Non vedo l’ora di giocare con lui e dargli qualche palla per fare qualche gol in più”.
L’addio di Dybala ha lasciato libera la maglia numero 10
“Se mi stuzzica l’idea? Certo, la maglia numero 10 fa piacere a chiunque e soprattutto alla Juve è qualcosa di incredibile, l’hanno indossata giocatori di livello assoluto, fuoriclasse. A luglio saprete il numero (sorride, ndr)”.
La prossima Serie A
“Quest’anno è stato un campionato avvincente, a noi a penalizzato la partenza all’inizio se no saremmo stati li a giocarcela. E poi abbiamo visto che la partita con l’Inter è stata spartiacque. Il prossimo campionato sarà ancora più difficile: il Milan ha vinto il campionato, l’Inter la Coppa Italia e vincere aiuta a vincere, quindi sarà più difficile. Noi dobbiamo ritornare alla mentalità Juventus, ma avere tanta cattiveria in più”.
La situazione della Nazionale
“Rinnovamento? Questo lo sa meglio di me Mancini e chi lavora con lui. Abbiamo bisogno di cambiamento, giocatori nuovi e freschi. Abbiamo bisogno anche di cambiare il sistema italiano, la verità è che siamo indietro rispetto alle altre Nazioni. Ha ragione il mister, i giocatori in Italia non giocano. Ma il problema è che non c’è il talento o la formazione? Dobbiamo iniziare a farci queste domande e cambiare un po’ mentalità. Io penso che Mancini sia la persona più adatta. L’ha fatto dopo il primo crollo, ci ha portato sul tetto d’Europa dopo il mancato Mondiale. E quindi Mancini è la persona più adatta. Secondo me la formazione è fondamentale. Quando sono cresciuto io nel settore giovanile della Fiorentina si insegnavano le basi, ora si pensa al risultato”.
Troppa fretta con i giovani?
“Anche questo. Giocatori che arrivano e per mezz’ora in campo vengono etichettati come nuovi Messi e Ronaldo. La fortuna è avere le persone giuste accanto e incontrare gli allenatori giusti che sanno aspettare, dare i tempi giusti e sfruttare al massimo le potenzialità”.
Consigli per Gnonto?
“Fare quello che ha fatto appena entrato la scorsa partita”.
Su Di Maria
“Di Maria è un fuoriclasse, ha vinto. Sul fronte mercato dovete parlare con il presidente (ride, ndr)”.
Il ruolo preferito
“Esterno, come ho giocato in Nazionale e con la Juventus”.