Juventus, Chiellini: “Dopo il mercato invernale possiamo pensare di vincere la Champions”

Chiellini Champions

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Giorgio Chiellini si concede una lunga intervista al Times dove non nasconde il sogno di vincere questa Champions League. Il capitano della Juventus e della Nazionale ha parlato ai taccuini del quotidiano britannico anche su molte altre tematiche, spaziando dalla vittoria dell’ultimo Europeo fino all’argomento spinoso del ritiro. Ma quello che emerge di più è la dichiarazione sulla Champions, dove viene fuori tutta l’ambizione dell’intero gruppo bianconero. Se ci crede re Giorgio forse davvero ci crede l’intero entourage, e mercoledì sarà già tempo di verdetti con l’ottavo di ritorno contro il Villarreal.

Chiellini e quell’atteso trofeo: la Champions League

Ecco le parole di Chiellini, solido difensore della Juventus, sul trofeo che manca in casa della Vecchia Signora da 26 anni, con tutto il resto dell’intervista:

Vincere la Champions. “La Champions League manca nella mia bacheca e in quella della Juve dal 1996, ma si tratta di una competizione strana, oltre che durissima: non sempre vince la squadra migliore. Nelle ultime edizioni siamo stati eliminati da Porto, Lione e Ajax: non possiamo certo dirci soddisfatti. Cosa dice il club? Che dopo il calciomercato invernale e gli arrivi di Vlahovic e Zakaria, non abbiamo più scuse e anch’io penso che quest’anno possiamo pensare di arrivare a vincere in Europa. Le qualità ci sono”.

Chiellini Europeo coppa in mano
(Photo by Laurence Griffiths/Getty Images)

La vittoria dell’ultimo Europeo. “L’Inghilterra era più nervosa. Sentiva eccessivamente il fatto di giocarsela a Wembley. Noi, sotto 1-0 all’intervallo, eravamo certi di poterla recuperare, mantenendo gli animi sereni. E così è stato. Ai rigori, poi, siamo stati più fortunati. Ma questo fa parte del gioco.

Chiellini Champions
(Photo credit should read PASCAL PAVANI/AFP via Getty Images)

Gli avversari di sempre e il ritiro. “Un tempo avevo necessità di giocare contro un ‘nemico’ . Ora i ‘nemici’ sono diventati ‘amici che giocano contro di me’. Prima avevo un brutto rapporto con gli attaccanti avversari, mentre ora ci parlo, discuto, sorrido. Ho scoperto che prima disperdevo troppe energie mentali combattendo contro di loro. Cambiando atteggiamento le mie prestazioni sono migliorare. Ritiro? Non so, magari prima chiamo Ibrahimovic e mi consulto con lui”.