Juventus, chi guida il centrocampo di domani?
Un buco in mezzo al campo
La Juve ha perso le chiavi del centrocampo. E non da ieri. Dopo averle affidate per qualche anno al miglior terzetto d’Europa, quello composto da Pirlo, Vidal e Pogba (con Marchisio ripiego di extra lusso), sono passate di mano in mano senza mai trovare un vero padrone. Inutile girarci tanto intorno: le scelte di mercato, nel reparto più delicato e strategico, sono state a dir poco deficitarie. Se davanti sono arrivati, negli ultimi anni, Higuain, Dybala, Cristiano Ronaldo e Dybala, in mezzo gli innesti si chiamano Emre Can, Sami Khedira, Adrien Rabiot e Aaron Ramsey. E se dietro la Juventus si è assicurata il miglior prospetto degli ultimi anni, De Ligt, lo scambio tra Arthur e Pjanic non è un passo avanti.
Se la squadra di Pirlo non gira, al netto dei limiti di un tecnico alla prima esperienza assoluta, è anche perché manca un faro in mezzo al campo. Ossia, un Pirlo. Si pensava potesse essere Arthur, che però a Barcellona in due anni non ha mai dato l’impressione di essere all’altezza di un top club. Di certo, sin qui, lo scambio con Pjanic è servito quasi solo a mettere una toppa al bilancio. Non a risolvere l’annoso problema che affligge la Vecchia Signora. Che pure ha una dignitosissima batteria di mezzali e incursori, McKennie su tutti, ma anche gli stessi Rabiot e Ramsey, senza dimenticare Bentancur. Nessuno di loro, però, può dettare e velocizzare i tempi della manovra, facendo fare al gioco bianconero il salto di qualità che mai ha saputo fare in questa stagione.
Le ipotesi di mercato
E allora, come in ogni pausa delle Nazionali che si rispetti, è il calciomercato a imperversare. Con il solito toto-nomi. Petali di una margherita tenuta in mano da Paratici, su cui difficilmente Pirlo – tutt’altro che saldo in vista della prossima stagione – avrà l’ultima parola. Il nome più ricorrente, ed accessibile, è quello di Manuel Locatelli. Scuola Milan, nelle ultime due stagioni al Sassuolo, dove è definitivamente esploso, giovane e non eccessivamente costoso (per Transefrmarkt, il valore di mercato si aggira sui 35 milioni di euro). Poi, come ricorda il “Corriere Torino“, c’è il sogno Pogba, che tale è destinato a rimanere. Le quotazioni sono in calo (60 milioni di euro), ma età ed ingaggio sono ostacoli che, in tempi come questi, pesano il doppi del solito.
In corsa, proprio come la scorsa estate, ci sarebbe di nuovo Houssem Aouar. Il centrocampista del Lione è forse il profilo perfetto, per spessore, qualità e possibilità di crescita. Qualcuno parla di accordo fatto, ma è solo fantamercato, perché la concorrenza è enorme e il prezzo importante. Sullo sfondo rimane Tolisso, che al Bayern Monaco non è un titolare insostituibile e al centrocampo della Juventus farebbe un gran comodo. Diverso, infine, il discorso che riguarda De Paul. L’argentino dell’Udinese, rodatissimo in Serie A, maturo e implicitamente sul mercato, non risolverebbe i problemi di costruzione, ormai abituato com’è a giocare qualche metro più avanti.