Una sconfitta pesante, inattesa nel modo in cui è maturata. La Juventus, dopo 10 anni, perde contro il Milan in casa e vede fortemente a rischio la qualificazione alla prossima Champions League. In mattinata si è tenuto un summit tra i vertici bianconeri, al fine di decidere sulla la permanenza di Pirlo. Il club ha deciso di confermare il tecnico anche se, a fine stagione, l’esordiente allenatore bianconero potrebbe lasciare. Magari per far posto ad un profilo più blasonato come Zinedine Zidane o, ipotesi suggestiva, il ritorno di Massimiliano Allegri. O almeno, così riferivano le indiscrezioni fino a qualche giorno fa perché, a questo punto, l’eventuale mancanza della Juventus in Champions League può cambiare completamente i piani. In entrata, così come in uscita.
Dopo nove scudetti consecutivi e la ‘salita ai vertici’ dell’Inter, un’eventuale ripartenza dall’Europa League potrebbe portare un terremoto nella pianificazione bianconera. Ronaldo, Dybala e Morata potrebbero lasciare il club. Così come potrebbe partire un giocatore come De Ligt, da tempo nel mirino del Barcellona. La situazione economica non aiuta, così come il fronte SuperLeague in cui la Juventus ha scelto di schierarsi con Real e Barcellona, diventando di fatto ‘nemico’ della UEFA.
Potrebbe essere un colpo pesantissimo e, consequenzialmente, un forte ridimensionamento del progetto bianconero. Il destino ora non è più nelle mani dei bianconeri che, oltre a dover vincere sfide ‘toste’ contro Sassuolo e Inter, dovranno sperare in un passo falso di Milan e Napoli. Il futuro è appeso ad un filo e, mai nella sua storia recente, la Juventus si era trovata in una fase così complessa della sua progettazione.