Juventus, Allegri ha perso la voglia di scherzare
Juventus Allegri – Nel big match di ieri sera e valido per la 27ª giornata di campionato, la Juventus è caduta 2-1 contro il Napoli subendo la quarta sconfitta della sua stagione. Una buona prestazione dei bianconeri non è bastata per evitare un KO che probabilmente chiude ogni discorso di rimonta per lo Scudetto.
Paradossalmente ieri al Maradona si è vista una delle Juventus più propositive dell’anno, con i bianconeri che hanno costruito più del solito e sprecato più del solito, facendosi mancare quel cinismo che tanti punti ha portato nei mesi precedenti. Come detto non è bastato, nonostante l’avvenuta reazione al primo vantaggio di Kvaratskhelia nel primo tempo con il pari firmato da Chiesa al minuto 81. A due dal termine il tap-in di Raspadori dopo il rigore fallito da Osimhen è risultato fatale.
Juventus, Allegri ha finito le battute? Oltre un mese a scherzare e provocare gli avversari gli si è ritorto contro. Ma nessuno l’ha fatto notare
Un risultato che lascia la Juventus al secondo posto e che si vede ripresa dal Milan, con i rossoneri che si trovano ora solo ad una lunghezza di distanza dai bianconeri. Ma soprattutto restano a -12 dall’Inter, con i nerazzurri che questa sera potrebbero volare ad un siderale -15 e chiudere ufficiosamente i giochi per il titolo in caso di successo contro il Genoa.
Oggi è il 4 marzo 2024. Una data abbastanza simbolica perché giusto un mese esatto fa il 4 febbraio era il giorno di Inter-Juventus, match Scudetto da disputare a San Siro e dove la situazione era molto differente rispetto ad ora. L’Inter era prima ma con un solo punto di vantaggio sulla Juventus, che nonostante il passo falso con l’Empoli (1-1) arrivava a Milano con giuste speranze di vittoria e di sogni Tricolore.
Le cose non sono andate perché dopo il pari con l’Empoli, la Juventus perde lo scontro diretto per 1-0 e imbocca una crisi mentale abbastanza sorprendente cadendo anche in partite sulla carta abbordabili. Altro KO di misura in casa contro l’Udinese e pareggio per 2-2 contro il Verona. Nello stesso lasso di tempo l’Inter continua a vincere e opera la fuga di queste ultime settimane, con la chance di questa sera di portarsi a +15.
Le guardie inseguono i ladri? Chi erano i cavalli coi paraocchi? E l’Inter permalosa…
C’è però una cosa da dire che va oltre le cose accadute in campo e che coinvolge la Juventus, il suo allenatore Massimiliano Allegri e molta della stampa sportiva definibile vicina ai colori bianconeri.
Per oltre un mese precisamente da inizio gennaio fino a febbraio (fino alla sconfitta del Meazza del 4 febbraio), il tecnico bianconero si è adoperato con divertimento e spasso in alcune sarcastiche battute e provocazioni non troppo velate nei confronti della principale rivale, con l’obiettivo probabilmente di spostare l’attenzione e di buttare la pressione Scudetto sull’Inter.
La più citata è ovviamente quella “I ladri scappano e le guardie inseguono“, detta alla fine del weekend dell’Epifania e nello stesso turno della super polemica vittoria nerazzurra contro il Verona. Il tutto detto con il classico fare sornione del tecnico toscano e trovando risi e complicità da parte di alcune emittenti tv e stampa amica durante l’ intervista.
Lo show comico prosegue anche nelle settiamane precedenti, con Allegri che prosegue nel provocare e tirare dentro l’Inter (che di suo conto mai risponde a nulla nè tramite giocatori o dichiarazioni uffiicali di dirigenti).
Un altro capolavoro di Max è titillare la sua platea con la suggestione Scudetto. La Juventus e Allegri non ci credono, l’obiettivo bianconero è il quarto posto e guai a dire altrimenti. Però…occhio che “Alcuni cavalli per mantenere la pressione devono tenere un paraocchi perché se vedono altri cavali vicini a loro possono cadere…”.
Troppo facile capire i riferimenti di chi è chi e cosa. Ma l’obiettivo non era il quarto posto Max? Con questo detto e non detto sulla pressione cosa ci volevi dire?.
Si prosegue fino a pochi giorni prima dello scontro diretto del Meazza dove Allegri regala un’altra perla ironica sfruttando la storica vittoria di Sinner agli Australian Open, e delizando ancora una volta il pubblico presente alla conferenza alla Continassa pre Inter.
“Noi come età possiamo essere Sinner, loro per esperienza possono essere Djokovic...ma non lo so eh che poi quelli sono perlamosi e se la prendono“. E giù di risate e titoli di giornale per il Ricky Gervais degli allenatori italiani.
Nessuno ha replicato ad Allegri dopo un mese di frecciate agli avversari. Tutto dimenticato e come se non fosse successo niente
Dopo tutte queste grandi battute a cui nessuno ha risposto e dopo l’autogol di Gatti che decreta la vittoria dell’Inter, lo show d’ironia finisce e si finisce in un melò in salsa bianconera.
“Ma no ma mai creduto allo Scudetto, l’obiettivo è il quarto posto”. Tutto normale, tutto bello e non è successo niente. E il mese di provocazioni agli avversari? Silenzio.
Il punto focale su cui voler riflettere è proprio questo. Il primo è che nessuno tra tv e stampa abbia incalzato Allegri (siamo in un paese libero e uno può fare tutte le battute che vuole, ma sarebbe anche bello far abbassare la cresta agli splendidi).
Nessuno ha messo il punto sul suo spettacolo durato un mese e su come gli sia ritorto contro, se le guardie non erano molto in forma nell’inseguire i ladri dopo che in tre giornate sono passate da -1 a -12, e che forse il cavallo col bisogno dei paraocchi non era l’Inter.
L’ha detto qualcuno? No. Anzi ridiamo e confermiamo che è sempre stato detto che l’obiettivo è tornare in Champions.
Pensate se tutto questo, questo show, queste battute fossero state fatte dall’altra parte. Nello specifico l’Inter, ma sarebbe valso anche per qualunque altra società. Immaginate se Simone Inzaghi per un mese intero avrebbe fatto il burlone e il guascone, provocando la Juventus per poi finire in un oblio di risultati totalmente diverso dalla supponenza mostrata.
Come sarebbe stato trattato? Quali sarebbero stati i titoli dei giornali? (soprattutto di uno in particolare e con sede a Torino) sui nerazzurri e sul suo allenatore dopo uno score di 5 punti nelle ultime sei giornate e dopo tanta arroganza?.
Non è troppo difficile lavorare di fantasia e immaginarsi contenuti e toni. Ma questo per fortuna con il King of Comedy Allegri non accadrà e va bene così (?).