Serie A

Juventus, Allegri: “Dobbiamo lavorare perché la squadra è ottima”

Vogliamo essere cinici e dire che ormai la Juve è una nobil donna decaduta o essere più cordiali e definirla un’aristocratica in difficoltà? Al lettore la scelta, fatto sta che i bianconeri non hanno ridipinto il muro imbrattato martedì da graffiti. Nel primo tempo solo la volata di Chiesa ha fatto preoccupare gli avversari. Rimane di buono, però, il secondo tempo. Benché certe azioni avrebbero potuto essere sfruttate meglio, si è vista nei giocatori la voglia di pareggiare i conti. Così non è stato e ora la Vecchia Signora è a meno undici dalla vetta. I suoi numeri stridono di fronte a quelli dell’Atalanta che, nonostante anche lei subisca diversi gol, può vantare di un attacco più prolifico. Capitolo scudetto già chiuso a novembre? Vediamo cosa ha da dire Allegri.

Prestazione simile a quelle con Lazio, Fiorentina e Milan. L’Atalanta ha tirato poco in porta, l’unico tiro l’ha fatto Zapata sul nostro errore. È anche un po’ il momento, c’era un pochino di ansia, di fretta. Quando non fai gol c’è preoccupazione. Ma l’unica cosa che dobbiamo fare è lavorare, come abbiamo sempre fatto, e cercare di vincere una partita”.

La rosa? Penso che sia un’ottima squadra, poi in alcuni momenti le cose vanno meno bene. Molti dicono che questa rosa può vincere il campionato ed è la più forte, ma ci sono degli errori di valutazione. Bisogna continuare a lavorare, non segniamo. I giudizi esterni toccano a voi”.

Credo che si debba essere realisti su quella che è la classifica, al momento questo è il nostro valore, a partire dall’allenatore. Dobbiamo essere realisti, solo così ci togliamo le pressioni. Per ottenere il massimo dobbiamo lavorare, credo che sia oggettivo. Non è detto che la Juve debba vincere il campionato a tutti i costi. Morata e Dybala hanno sempre segnato, abbiamo dei giocatori che fanno gol, al momento non li facciamo”.

Kulusevski sta bene. Ci vuole anche rispetto per l’avversario, Rabiot a due mediani ha giocato bene, è una soluzione che possiamo adottare. In questo momento dobbiamo parlare poco, dobbiamo azzerare tutto e andare a Salerno per mettersi a pari loro su un campo difficile. Non sarà facile”.

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Published by
Matteo Merola