Juventus, Allegri: “Arrivare in Champions sarebbe come vincere tre scudetti”

Juventus Allegri

(Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Roma, valido per la 25a giornata di Serie A. Ecco le sue dichiarazioni live.

Juventus, le dichiarazioni di Allegri alla vigilia del match contro la Roma

Sulla la Roma: “La Roma sta facendo un ottimo campionato perché lotta per la Champions, in casa sono tra le squadre che ha subito meno gol in Europa. Viene da quattro vittorie in casa e quindi sarà una bella partita, in uno stadio pieno. Bisognerà essere bravi a fare una bella partita”.

Su Pogba: “Sta bene, gli acciacchi sono normali perchè non ha minutaggio. Mi è piaciuto come è entrato nella scorsa partita. Milik torna dopo la sosta e Kaio Jorge

Sulla partita di domani: “Per noi la partita di domani sera è uno scontro diretto. In questo momento bisogna cercare di staccare chi c’è dietro. Dobbiamo vedere come si evolve il campionato passo dopo passo. La cosa fondamentale è andare a Roma a fare una bella partita.”

Su Paredes: “Paredes sta bene, domani valuterò. Abbiamo tutti a disposizione, quindi direi che sotto questo punto di vista non ho problemi, perchè ho tutti giocatori affidabili”.

Sull’attacco: “Bisogna avere pazienza e calma nel buttare giocatori che non giocano da molto tempo. Dobbiamo calcolare che giochiamo ogni quattro giorni, ed è importante che chi va in panchina entri bene come l’altra sera. Io sono contento di avere tutti a disposizione”.

Sulle somiglianze con Mourinho: “Se mi accomunano a Mourinho sono molto contento, ha vinto tanto. Lui sta facendo un ottimo lavoro a Roma perchè i giallorossi non lottavano da ann per la Champions. Loro hanno fatto 44 punti, il che vuol dire che sono in grado di lottare per la Champions. Spero di vederlo in campo domani, anche perché in panchina dovrebbe esserci sempre, secondo me, l’allenatore, a prescindere dalle multe.”

Sul futuro di Di Maria: “I grandi giocatori è sempre bello averli a disposizione. Ad occuparsi di queste cose è la società, ma ora ci sono altre priorità, e bisognerà valutare tante cose”.

Sulla continuità di Di Maria. “La cosa importante è che lui determini le partite, non quanti minuti gioca, esattamente come fatto negli ultimi impegni.”

Su Dybala: “Lui è un giocatore che ha sempre dimostrato di essere importante sia per la Roma che per la Juventus. Gli va dato un occhio di riguardo perché è un calciatore importante”.

Sull’essere diventato un allenatore per giovani e non solo un gestore: “Ho dovuto ringiovanire perché è nato mio nipote”.

Sulle possibilità di arrivare in Champions League: “Bisogna essere realisti, io penso che una delle prime resterà inevitabilmente fuori. Mancano ancora 14 partite e tutto può succedere, noi dobbiamo pensare a fare piccoli passi per avvicinarci all’obiettivo”.

Sulla penalizzazione: “Arrivare in Champions League a -15 sarebbe come vincere tre scudetti, non solo uno”.