Juventus al lavoro con la Digos per espellere i razzisti dallo Stadium
Dopo l’episodio di razzismo nei confronti di Lukaku, avvenuto nel match tra Juve e Inter di Coppa Italia, tutte le forze in campo si stanno muovendo per punire severamente l’accaduto. Ciò che è successo martedì è grave, essendo che l’attaccante belga è stato ricoperto di insulti e “buu” discriminatori a seguito dell’esultanza polemica dopo il gol su calcio di rigore. La Procura è al lavoro per prendere i provvedimenti del caso quanto prima. Alla ricerca dei colpevoli degli insulti razzisti c’è anche la Juventus, che è al lavoro con la Digos per individuarli.
Juventus Football Club, come sempre, sta collaborando con le forze dell’ordine per individuare i responsabili di gesti e urla razzisti verificatisi ieri sera.
Anche in questo caso nei confronti dei responsabili sarà applicato il “Codice di Gradimento”— JuventusFC (@juventusfc) April 5, 2023
Juventus, si va a fondo: via i razzisti dall’Allianz Stadium
Prima il comunicato, poi le azioni concrete. La Juventus si sta muovendo seriamente per espellere gli autori di cori e insulti razzisti in occasione del gol di Lukaku. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, il club bianconero è al lavoro con la Digos per ricostruire i fatti, affidandosi alle 115 telecamere di cui dispone l’Allianz Stadium di Torino. Nel momento in cui i colpevoli avranno un volto preciso, un nome e un cognome, verranno quasi sicuramente banditi dallo stadio della Juventus, come già accaduto in passato.
Il comunicato ufficiale del club bianconero
Nella giornata di ieri la Juventus si è espressa con un comunicato ufficiale. Queste le parole del club: “Il club come sempre sta collaborando con le forze dell’ordine per individuare i responsabili di gesti e urla razzisti verificatisi martedì sera. Anche in questo caso nei confronti dei responsabili sarà applicato il “codice di gradimento”. La società, dunque, può adottare provvedimenti nei confronti di soggetti responsabili di condotte violente e antisportive, compresi dunque gli atteggiamenti discriminatori su base religiosa o razziale.