Juventus, Agnelli: “La Superlega non è stata un fallimento”
Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, è tornato a parlare di Superlega in occasione del “Business of Football Summit” organizzato dal Financial Times. Il numero uno della società torinese si è espresso anche sulle regolamentazioni e sul momento del calcio europeo: ecco le sue dichiarazioni, riportate da Tuttojuve.com.
Juventus, Agnelli torna sulla Superlega: le dichiarazioni
Su Tebas e lo stato del calcio europeo
Il calcio europeo ha un disperato bisogno di riforme. Non accetterò domande su Tebas perché le sue parole parlano da sole. Ormai il compromesso non è più una scelta, c’è bisogno di riforme più profonde. Un organo monopolistico è adatto a guidare un business come il calcio? Io penso di no”.
Superlega fallimento?
“No, non è stato un fallimento. La Superlega è una lavoro collettivo di 12 squadre, non una sola persona. I 12 club hanno firmato un contratto di 120 pagine ed è ancora vincolante per tutti gli 11 club. La UEFA è un organo regolatore, monopolista e guardiano. La UEFA sapeva che io come presidente della Juventus stavo lavorando a qualcosa di diverso”.
Dove vede la Juventus fra cinque anni?
“La vedo giocare nella principale competizione europea”.
Sulla Uefa
“Mi siederò e sosterrò una governance trasparente. Io aspetterò che il Consiglio di Giustizia Europeo ci dica se l’attuale organismo sia idoneo allo scopo”.