Il terremoto in casa Juventus, con le dimissioni del presidente Andrea Agnelli e di tutto il Consiglio di Amministrazione, non può lasciar indifferente il ministro dello Sport, Andrea Abodi. Abodi ha detto la sua in merito al ciclone che ha coinvolto la Juventus nelle ultime ore:
«Le dimissioni di massa – ha dichiarato il ministro del governo Meloni a margine del Consiglio Sport in corso a Bruxelles – rappresentano un’assunzione di responsabilità. Almeno per quanto mi riguarda, esprimiamo un giudizio positivo sulle dimissioni perché sono un atto opportuno anche a difesa del grande patrimonio che è rappresentato dal club che va ben oltre, per la sua storia e ci auguriamo per il suo futuro, a chi lo ha gestito».
«Sarà la magistratura – ha concluso Abodi – che dovrà valutare e noi doverosamente siamo a lato. Ad aspettare, ad osservare, perché questo non è il momento dei giudizi, è il momento della riflessione e dell’attesa». Una posizione di attesa da parte del ministro Abodi con la Procura di Torino che continua a indagare sui bilanci della Juventus.
Tra gli altri temi, Abodi ha parlato anche del tema Mondiali in Qatar e i diritti umani: «Passa in secondo piano il tema della partecipazione mancata dell’Italia perché qui c’è un tema primario, quello sicuramente dei diritti umani – ha spiegato -. Se dovessi esprimere una valutazione morale che va molto oltre di quella sportiva è che abbiamo margine di miglioramento e un Paese come il nostro, assieme ad altri organismi internazionali, deve fare la sua parte perché anche in quell’angolo del mondo possa essere apprezzato il rispetto doveroso non soltanto dei lavoratori ma delle persone tutte», ha concluso.