Juve, sgambetto dalla Premier: ‘Con noi non puoi competere’ | Il pupillo di Giuntoli vola in Inghilterra
La fine dell’era di Max Allegri coincide con l’inizio dei pieni poteri a Cristiano Giuntoli. Ma la partenza è tutta in salita.
È finita male, con quello show di Max Allegri che ha scoperchiato una sorta di vaso pandora. I problemi tra l’allenatore e Cristiano Giuntoli, lo sfogo di un tecnico lasciato solo negli ultimi tre anni e, a quanto pare, scaricato nonostante abbia rispettato tutte le consegne della dirigenza.
La fine dell’esperienza di Max Allegri alla Juventus coincide con l’inizio di quella di Cristiano Giuntoli: niente più apparenza per colui che è stato impalmato direttamente da Elkann e, dopo un primo anno di studio ora è chiamato a lasciare il segno, a cominciare dal mercato.
I primi due passi del direttore tecnico saranno quelli di sciogliere i dubbi sul prossimo allenatore, che per tutti è Thiago Motta, ma attorno a lui costruire una squadra di fedelissimi in grado di aiutarlo nella rivoluzione bianconera.
Sì perché oltre Allegri, non ci saranno Matteo Tognozzi (ora al Granada) e Giovanni Manna (promesso sposo del Napoli) e Federico Cherubini (molto legato ad Allegri), probabili gli arrivi di Giuseppe Pompilio, vice Giuntoli a tempi del Carpi, e Stefano Stefanelli. Michele Sbravati insieme a Massimiliano Scaglia le new entry, Claudio Chiellini verso la conferma. Poi si penserà alla squadra.
Un mercato in evoluzione
Tanto i nomi sull’agenda di Giuntoli, soprattutto a centrocampo, l’anello debole della Juventus di questi ultimi anni. Per tutto il resto dipende da Adrien Rabiot, col contratto in scadenza e da sempre molto legato a Max Allegri.
Se il francese resterà, si potrà fare un discorso, viceversa ne andrà fatto un altro. In entrambi i casi l’obiettivo numero uno di Cristiano Giuntoli è Teun Koopmeiners, che già in inverno hanno provato a portarlo nella Torino bianconera, invano.
La situazione di Teun
L’Atalanta non ha nessun problema economico, conti a posto e un potere importante, può fare quello che vuole con il centrocampista olandese: tenerlo non è un problema, venderlo nemmeno, a patto che si tratti sulla base di almeno una sessantina di milioni di euro.
Tanti, forse troppi per la Juventus. Anche perché c’è un’agguerrita concorrenza che può prendere Koopmeiners, come i club di Premier, Liverpool in testa. Il nuovo Liverpool, quello dell’era di Klopp. Giuntoli non può fare altro che puntare sulla volontà del giocatore, ma deve essere convincente. Molto convincente.