Juventus, Pirlo solidifica il presente e costruisce il futuro

Juventus, Pirlo solidifica il presente e costruisce il futuro

(Photo by Alberto Gandolfo via Imago Images)

Un 4-0 perentorio per raggiungere l’Inter in semifinale di Coppa Italia. Missione compiuta per la Juventus di Andrea Pirlo. Il match era, certamente, agevole sulla carta ma guai a sottovalutare le insidie di un avversario come la Spal, squadra di Serie B con la mentalità da Serie A. Non sbaglia la Juventus che, ancora una volta, mette in luce i progressi della squadra, diventati costanti dopo il k.o. in campionato contro l’Inter. Partita dopo partita, Pirlo inizia a smussare gli angoli di una Juve ancora in corso d’opera e che, inevitabilmente, deve trovare la sua miglior struttura. E, lavorando quasi su un doppio fronte, Pirlo inizia a far emergere le qualità di giocatori come Chiesa e Kulusevski, chiamati ad aumentare la cifra tecnica, ponendo le basi per il lancio dei giovanissimi, l’ultimo Nicolò Fagioli così come Da Graca.

Fagioli è solo l’ultimo di una batteria di gioiellini che, con intelligenza e sagacia, Pirlo sta inserendo nel calcio dei grandi. Infatti, prima del trequartista piacentino classe 2001, si è potuto ammirare Hamza Rafia nell’ottavo di Coppa contro il Genoa. Nella serata in cui brillano Chiesa e Kulusevski, mattatori con i due gol che hanno chiuso il match, si prendono la scena anche Fagioli e Da Graca, quest’ultimo autore dell’assist per il 4-0 dell’ex Fiorentina Chiesa. C’è una Juve del futuro che, guarda quella del presente e si prepara ad emergere nell’avvenire bianconero. Molti sono rimasti sbalorditi da Fagioli che, probabilmente, si è fatto conoscere ieri sera ma è un nome ben noto nell’ambiente Juve.

L’investitura di Pjanic e Allegri

Due anni e mezzo fa, nel corso della tournée estiva, si innamorò di lui già Max Allegri. “Ragazzini così non vengono fuori tutti gli anni, vederlo giocare a calcio è un piacere”. Queste le parole con cui, l’ex tecnico bianconero, esaltava le sue doti dopo un’amichevole con il Bayern Monaco. Miralem Pjanic lo definì “il futuro della Juventus”. Fagioli, nel 2019, aveva avuto un problema al cuore che, in ogni caso, non ha ostacolato la sua crescita. Fagioli nasce come trequartista ma, attualmente, gioca qualche metro più indietro agendo sia da mediano che talvolta da regista. Una storia che ricorda qualcuno… già proprio il suo allenatore Andrea Pirlo. Questo nutrito gruppo di giovani, è capitanato dal primo che ‘ce l’ha fatta’, quel Gianluca Frabotta che, tra mugugni e critiche, si sta prendendo la Juventus a suon di prestazioni sempre più convincenti. Dunque, mentre la Juve del presente riemerge con Pirlo, quella del futuro guarda e aspetta il suo momento per diventare grande.