Juve-Napoli, avv. Chiacchio: “L’ASL aveva vietato di giocare”

(Photo by VINCENZO PINTO/AFP via Getty Images)

Non accenna a placarsi la polemica riguardo alla decisione del Giudice Sportivo di assegnare il 3-0 a tavolino alla Juventus e una penalizzazione di un punto al Napoli. Una decisione contro cui la società partenopea farà ricorso. Proprio su questo è intervenuto un esperto di diritto sportivo, l’avvocato Edoardo Chiacchio. Ecco le sue parole sull’elemento decisivo che potrebbe ribaltare l’esito:
“Ci sono stati eventi successivi alla prima comunicazione ASL. Il momento decisivo s’è verificato dopo la seconda positività. La domenica alle 14.13 arriva una disposizione prescrittiva della ASL che vieta alla squadra di giocare, non solo di partire”.

Sul ricorso del Napoli, Chiacchio, quindi, ha detto:
“Se il Napoli fosse partito, andando a Torino, non avrebbe comunque potuto giocare. Quello è l’elemento decisivo che, secondo me, non può non essere accolto. La gara, dunque si rigiocherà e cadrà il -1. Il punto è questo. Questo sarà il cuore del ricorso. Lo stesso giudice lo definisce un elemento ‘non trascurabile’. Lo stesso Giudice Sportivo, quindi, lascia ampi margini per il secondo grado d’appello in cui non c’è neanche la Juventus. Avere la controparte in giudizio è sempre un problema, non averla è sicuramente un enorme vantaggio”.

Sulla differenza con la Salernitana:
“La Salernitana è partita con un positivo lo stesso weekend? Non è nella sentenza, quindi è trascurabile”.

Sul punto di penalizzazione:
“E’ irrogato solo col 3-0. E’ una sanzione accessoria. Verrebbe, perciò, tolto automaticamente in caso di accoglimento. Sul protocollo, poi, ci sarà e c’è un altro procedimento federale in altre sedi”.