Juve incatenata sul mercato: Milinkovic aspetta, ma Rabiot…
Situazione intrecciata sul mercato in casa Juve. Dalla infinita rincorsa per Milinkovic-Savic (che dura anni) a quella per Rabiot è un attimo. Dopo i tanti corteggiamenti sembra essere arrivato il momento del tocco definitivo tra i bianconeri e il centrocampista serbo. Per allegri il Sergente è una prima scelta, così come per il giocatore lo è il club bianconero. In tutto questo, però, la Juventus aspetta una risposta da Adrien Rabiot. Ecco la situazione secondo la Gazzetta dello Sport.
Milinkovic aspetta…
Nonostante la Lazio la prossima stagione giocherà la Champions League e la Juventus la Conference League, la priorità di Milinkovic-Savic è quella di abbracciare la Vecchia Signora una volta per tutte. Allegri lo aggiungerebbe volentieri al suo parco centrocampisti: Sergej può garantire fisicità, strappo, classe, assist e gol. Tutto questo potrà farlo…in caso di addio di Adrien Rabiot. Champions League o no, il fascino della Juventus resta, e Milinkovic lo sa. Anche il c.t della Serbia lo affermò: “Sergej dovrebbe andare alla Juventus, sarebbe il giocatore perfetto per Allegri”. Alla Continassa il Sergente ritroverebbe i suoi compagni di nazionale Kostic e Vlahovic, anche se quest’ultimo ha il futuro a Torino in bilico.
…ma la Juve aspetta Rabiot per muoversi sul mercato
Tempo fino alla fine del mese per ricevere una risposta da Adrien Rabiot: questo il limite imposto dalla Juventus per decidere il futuro del francese. Al momento a Torino non si fanno troppi viaggi mentali. Il francese vuole tornare a giocare la Champions e gli interessi di club esteri sono molteplici. Il tempo, però, è dalla parte della Juve, che questa volta ha il coltello dalla parte del manico e può permettersi di tergiversare un po’. Milinkovic sembra volere davvero i bianconeri, che aspettano di risolvere la questione Rabiot. L’idea della Vecchia Signora è quella di proporre alla Lazio un’offerta mista tra cash e contropartite (Pellegrini e/o Rovella). Lotito vorrebbe incassare almeno 30 milioni di euro. Al momento la situazione è in stallo, ma le premesse per uscirne soddisfatti da questa situazione ci sono tutte.