Non solo niente Conference League: l’effetto domino causato dalla decisione della UEFA di escludere la Juventus dalle competizioni europee per una stagione andrà ad intaccare anche le casse della Vecchia Signora.
Innanzitutto, ma questo è il male minore, la Juve non avrà diritto ai 3 milioni di euro destinati ad ogni squadra che si qualifica alla fase ai gironi della Conference League. Ma i bianconeri non solo avrebbero potuto partecipare alla competizione, sarebbero anche potuti arrivare in fondo e magari avrebbero potuta vincerla (le carte in regola c’erano tutte). Ogni vittoria, pareggio, passaggio del turno nelle competizioni UEFA porta introiti alle squadre. In totale, la Juve potrebbe aver perso più di 10 milioni di euro solo da questi ‘bonus prestazioni’. Inoltre, non va dimenticato il Market Pool, una quota distribuita ai club in base al proprio mercato televisivo. Infine, vanno considerati anche i mancati introiti dallo stadio per i biglietti delle partite europee in casa e dagli sponsor: anche questa fetta mancherà nel bilancio bianconero.
La Gazzetta dello Sport fa il punto sulle perdite: rispetto alla scorsa stagione, quando la Vecchia Signora ha guadagnato circa 80 milioni di euro per aver partecipato alle competizioni europee (65 tra partecipazione a Champions League e raggiungimento semifinale Europa League e 13 di incassi al botteghino, oltre ai soldi incassati dagli sponsor), la Juventus non incasserà nulla. Questo buco a bilancio complicherà l’economia del club, già alla prese con varie perdite in altri settori. Il conto economico della Juventus per la stagione 2023-24 potrebbe partire addirittura da – 200 milioni. Sarà lavoro di Giuntoli cercare in ogni modo di abbassare i costi per ripianare questo importante rosso a bilancio, altrimenti la Juve sarà costretta a un nuovo aumento di capitale da parte degli azionisti.