Juve, è calcio d’agosto: ma così non va
Nelle amichevoli estive di precampionato, il risultato è l’unica cosa che conta. Mettere benzina nelle gambe e nella testa, provare le indicazioni tattiche dell’allenatore, sperimentare: questa è la loro funzione. Fatta questa doverosa premessa, ciò non ci esime dal tracciare un primissimo bilancio della seconda esperienza di Allegri alla Juventus, all’indomani della sconfitta per 3 a 0 nel Trofeo Gamper, contro il Barcellona. L’obiettivo del match, a detta dello stesso tecnico livornese, era quella di “togliersi alcune curiosità”, provare delle soluzione, soprattutto a centrocampo, da riproporre in campionato.
Nota dolente, il centrocampo
Le note più dolenti nel post Barcellona–Juve arrivano proprio dal centrocampo, e ormai non è più una novità in casa bianconera. Fallito l’esperimento Ramsey come vertice basso a ricoprire il ruolo di regista della squadra. Troppo lento per dettare i ritmi ai compagni e mai, veramente, nel vivo del gioco. Al suo fianco, non fa molto meglio Bernardeschi, schierato come mezzala. Unica nota positiva, la prestazione di Bentancur, apparso rinvigorito e in cerca di riscatto, dopo un’ultima stagione non particolarmente esaltante. Nel secondo tempo la situazione non migliora, con un altro giocatore adattato al ruolo di regista a centrocampo: Danilo. Le scelte di Allegri suonano come un messaggio alla società: è arrivato il momento di investire per rafforzare un reparto che è il motore del gioco, dove serve freschezza e fosforo.
In difesa non va meglio
Dietro la situazione non eccelle. Rugani e De Sciglio – che da esuberi sembrano essere sempre più destinati alla permanenza in bianconero – non danno le garanzie necessarie. Anche il nuovo arrivato Pellegrini, fino ad oggi, è stato protagonista di un precampionato scadente, costellato di errori e prestazioni negative.
Come detto, parliamo di calcio d’Agosto e per i bilanci definitivi bisognerà attendere la fine del mercato e l’inizio delle partite ufficiali. In questo momento, però, la Juventus appare una squadra incompleta, che da anni continua a trascinarsi problemi mai risolti.