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Juve, Correa è la ciliegina sulla torta

La notizia circola negli ambienti romani da qualche giorno. Una big è piombata con forza sul Tucu Correa, uno dei quattro tenori di mister Inzaghi. Ieri sera, il mistero si è fatto meno fitto: a volere il fantasista argentino classe 1994 è la Juventus, su precisa indicazione del suo allenatore, Andrea Pirlo.

La prima proposta, a quanto pare, è già arrivata sul tavolo di Lotito e Tare, ed è di quelle da far tremare i polsi. 50 milioni di euro, ma non subito, al termine di un prestito biennale. Dettaglio non da poco, nell’ottica del presidente laziale. Che è abituato a ragionare in tutti altri termini. Nonostante la clausola rescissoria fissata a 80 milioni di euro, il prezzo potrebbe essere quello giusto. La formula, però, rischia di far naufragare la trattativa ancora prima che entri nel vivo.

C’è poi un problema di tempistiche. Mancano 9 giorni alla chiusura del mercato, di una sessione particolarmente difficile. Sia per la Lazio che per la Juventus chiudere un’operazione del genere in così poco tempo non sembra scontato. Senza considerare poi la necessità di sostituire un giocatore chiave nello scacchiere tattico dei capitolini.

La scorsa stagione, la migliore in carriera, il Tucu ha chiuso con 9 reti in 30 presenze in Campionato, e statistiche da top ten sia per i dribbling riusciti che per le occasioni da gol create. Arrivato due estati fa dal Siviglia per 16 milioni di euro, Correa garantirebbe una plusvalenza notevole a bilancio. Ed è anche vero che tra i big è forse l’unico sacrificabile. Il contratto è in scadenza nel 2024, e sembra che Paratici abbia già trovato un accordo con l’agente dell’argentino, Alessandro Lucci, sulla base di un quinquennale da 3,5 milioni di euro a stagione.

Sponda Lazio, pensare, dopo le telenovela Muriqi e Fares, la delusione Kumbulla e la beffa David Silva, di chiudere per un sostituto all’altezza in tempi così brevi è davvero difficile. E i nomi che circolano, da Draxler a Mata, passando per lo svincolato Callejon, non scaldano un ambiente già sul piede di guerra. A meno che, non sia una forzatura, un po’ come successo con Acerbi qualche settimana fa, per battere cassa.

comunque sia, i conti si fanno alla fine, ma la sensazione, e la paura, è che la Lazio stia perdendo l’ennesima occasione per il definitivo salto di qualità. Intanto, le visite mediche di Wesley Hoedt, cavallo di ritorno low cost per la difesa, previste per stamattina, sono saltate. I prossimi saranno giorni caldi dalle parti di Formello. Simone Inzaghi aspetta ancora l’ufficialità di Fares, un difensore e, magari una ciliegina sulla torta. Sperando di non perdere il Tucu.

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Published by
Piermichele Capulli