Il calciatore bianconero ha pubblicato un messaggio sui suoi canali social, in cui ha manifestato il suo totale disappunto per l’errore che ha portato al gol del vantaggio del Napoli.
Nel quartier generale della Juve l’entusiasmo per la vittoria nel turno precedente contro il Frosinone si è eclissato nella serata di ieri, quando la squadra di Massimiliano Allegri è uscita sconfitta dal campo del Napoli, nonostante sul terreno di gioco abbia dimostrato una netta superiorità nei confronti dei partenopei.
Se contiamo il numero delle occasioni si evince quanto i bianconeri abbiano sprecato nei 90 minuti del Maradona, con almeno 4 occasioni da gol nitide che avrebbero potuto indirizzare il match totalmente a favore della Vecchia Signora.
Sconfitta che ha rimesso in carreggiata le insegutrici, con il Milan che ora dista soltanto un punto dalla Juve e con il Napoli che è rientrato in corsa per un posto in Champions. Quella di ieri però è stata una notte amara soprattutto per il giovane Nonge, protagonista in negativo dell’episodio che ha portato al calcio di rigore assegnato ai padroni di casa, dal quale ne è scaturita la rete di Raspadori.
L’errore è avvenuta per mancanza di inseperienza, con il giocatore che non è riuscito ad arrestare la corsa ed è franato con il piede a martello sul piede di un giocatore del Napoli. In un primo momento l’arbitro aveva lasciato proseguire, ma richiamato dal Var, ha poi assegnato la massima punizione.
Gesto che è costato caro al bianconero, che è stato tolto da Allegri prima dell’inizio dei 5 minuti di gioco, dopo aver fatto il suo ingresso in campo soltanto al 76°. Nonge ha però capito la gravità dell’errore commesso e ha scelto la via dei social per lanciare un messaggio di scuse a tutto il mondo Juve.
Nonge ha infatti postato sul suo account Instagram, in cui ha scritto quanto segue.
Ho fatto un errore. Mi prendo la piena responsabilità. Chiedo scusa ai miei compagni di squadra e ai tifosi, vi ringrazio per il vostro sostegno. Ora è tempo di ripartire e di rimanere concentrati sul finale di stagione.
Parole che hanno anche un effetto di carica nei confronti della squadra, che dovrà affrontare i tre mesi più complicati e decisivi dell’intera annata.