Juve, Allegri: “Fortunato ad aver allenato tanti campioni”
Il tecnico della Juve, Massimiliano Allegri, ha rilasciato una speciale intervista ai canali ufficiali del club per festeggiare il raggiungimento delle 405 panchine alla guida dei bianconeri. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni.
Massimiliano Allegri è diventato ormai uno dei simboli della storia della Juve. Il tecnico livornese è stato protagonista di tanti grandi traguardi, successi e titoli, ed ora si trova nel mezzo di un percorso di crescita con la sua giovane Juve 2.0, fatta di tanti giovani con addosso tante aspettative per il futuro. Il tecnico ha parlato ai canali ufficiali del club per festeggiare il raggiungimento delle 405 panchine bianconere, ed ha ripercorso alcuni dei momenti piu belli della sua storia juventina.
4️⃣0️⃣5️⃣ presenze sulla panchina Bianconera per mister Allegri, un traguardo storico, celebrato attraverso un'intervista speciale, ricca di sorprese ⚪️⚫️👏👀
Guarda qui la versione integrale 📺:
— JuventusFC (@juventusfc) February 16, 2024
Juve, Allegri fa 405 sulla panchina bianconera: le sue dichiarazioni
Sulla finale di Champions League contro il Real: “Quella volta ero sereno, perché pensavo che i ragazzi l’avrebbero ribaltata, e cosi è stato. E’ mancato giusto un pezzettino, ma forse dovevo fare prima la sostituzione”.
Formazioni e grandi campioni: “Di solito riuscivo sempre a indovinare la formazione delle squadre avversarie, però poi ai ragazzi dicevo di sperare di aver azzeccato la nostra. Ma era difficile sbagliare la nostra, perché ho sempre avuto la fortuna di allenare grandi campioni e soprattutto grandi uomini. Gli scudetti si vincono con gli uomini, ed io continuo a emozionarmi ancora quando li vedo perché sono campioni che hanno fatto la storia di questo club”.
Su Buffon: “Lo ammiro molto, e da lui ho imparato tanto. Diceva sempre che in un campionato il 70/80 per cento delle partite non si giocano, ma si vincono. Gli scontri diretti si giocano. Per un periodo mi sono battuto su questo perché dicevano che la Juve aveva perso nove finali, ma la cosa fondamentale era essere arrivati a giocarsi quei titoli, e partecipare a notti del genere, perché significa che sei all’apice… poi se avessimo vinto sarebbe stato meraviglioso”.
Su Danilo: “Un ragazzo d’oro, è il leader di questa squadra e lo spiega il fatto che ha giocato nel Real Madrid. Mi affido molto a lui ed abbiamo un rapporto straordinario”.