Juve, Allegri: “Domani abbiamo l’opportunità di invertire la rotta”

Juve Allegri

(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

AIl tecnico della Juve, Massimiliano Allegri, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Bologna, valido per la 32a giornata di Serie A. Di seguito le sue dichiarazioni.

Juve, le dichiarazioni di Massimiliano Allegri alla vigilia della trasferta di Bologna

Come ha visto la squadra e il Bologna
“Veniamo da un periodo negativo, perché abbiamo perso 5 delle ultime sei partite, e domani abbiamo la possibilità di invertire la rotta, contro un Bologna che sta facendo benissimo, e Thiago Motta sta facendo un ottimo lavoro”.

Sul momento negativo
“Quando una squadra come la Juve perde vengono fatte molte illazioni, perché la gente ha tanta fantasia. In questo momento bisogna stare solo zitti e lavorare. Come ha detto Giannis dell’NBA capitano i momenti in cui vinci meno, ma l’importante è lavorare per tornare a vincere e fare meglio”.

Sugli obiettivi stagionali
“Abbiamo ancora un obiettivo da raggiungere, che è la qualificazione in Champions League, magari il secondo posto. Poi abbiamo la semifinale di Europa League. Noi stiamo pensando al campo, e anche in questa stagione siamo riusciti ad arrivare a giocarci qualcosa. Il calcio italiano, al netto dei risultati che si stanno facendo in Europa, ha dei problemi, che in questo momento vengono insabbiati dai risultati, ma la cosa importante è sempre arrivare a qualificarsi in Champions l’anno successivo. Noi in ogni caso abbiamo fatto il possibile per fare il massimo”.

Sugli infortunati e i giovanissimi
Chiesa viene da 10 mesi di inattività, e ritrovare un equilibrio fisico e mentale è difficile. Ciò che sta facendo è tutto nella norma per me. Pogba è fermo da molto, ed è normale che in questo momento non sia in condizioni di giocare, ne tantomeno farlo con continuità. Vlahovic viene da una pubalgia importante, non è che diventato scarso. Per tornare ai suoi livelli ha bisogno di tempo. In tutto ciò abbiamo una fortuna, che risiede nel lavoro che è stato fatto sul settore giovanile negli ultimi 10 anni. Miretti ad esempio è un 2003 e ha giocato 40 partite quest’anno…e nella Juventus non è facile giocare cosi tanto, specialmente ad un’età cosi giovane”.

Sui motivi delle ultime sconfitte
“Magari ho fatto scelte non azzeccate, ma sono momenti spesso difficili da spiegare. In questo momento, come nel 2015, piano piano abbiamo messo un pezzettino alla volta. Ora bisogna pensare solo a domani, oggi è normale che sembri tutto nero, ma da domani dobbiamo lavorare per riportare la situazione ad un colore consono alla Juventus. Nonostante gli errori siamo ancora terzi”.

Cosa lo renderebbe soddisfatto in questa stagione
“Io sono tornato qui sapendo delle problematiche che c’erano. L’anno scorso è stata fatta una stagione in cui si parlava, ad un certo pnto, quasi di scudetto, e poi abbiamo perso una finale di Supercoppa Italiana e una di Coppa Italia. Nel calcio le cose cambiano, io penso solo a lavorare. Vediamo come finiamo quest’anno.. in questo momento possiamo fare ancora bene, e noi faremo il possibile. Se non riusciremo vorrà dire che qualcuno sarà stato più bravo di noi”.

Sull’approccio contro l’Inter
“Abbiamo avuto un approccio dormiente, e abbiamo pagato prendendo gol. Dovevamo essere più incisivi in fase offensiva. L’altro giorno abbiamo avuto il 60% di possesso palla, ma a cosa serve se non tiri in porta. Abbiamo sbagliato l’impatto mentale sulla gara”.

Sulle qualità che servono in questo rush finale
“Credo che a 73 punti sei dentro. Domani abbiamo un impegno difficile, e dobbiamo essere aggressivi, efficaci ed intensi. Le partite ormai sono tutte difficili, e dovremo avere rispetto per il Bologna. Dobbiamo essere attenti”.