Italia, Ventura sentenzia: “FIGC-Mancini? Che brutta immagine”
Le dimissioni di Roberto Mancini dalla Nazionale Italiana di calcio hanno fatto discutere non poco. L’ex ct sembra essere prossimo ad accettare l’offerta della Nazionale dell’Arabia Saudita, che gli metterebbe sul piatto la bellezza di 90 milioni di euro. Nel frattempo al posto del ‘Mancio’ è subentrato Luciano Spalletti sulla panchina azzurra. A parlare della controversa situazione è stato anche Gian Piero Ventura, ex commissario tecnico dell’Italia, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole.
Italia, Ventura dice la sua sul caso Mancini-FIGC
“Quando non si conoscono bene le situazioni è difficile dare giudizi. Mancini dice una cosa, la Figc un’altra. Ma è chiaro che dal punto di vista dell’immagine ne siamo usciti male e si doveva trovare un modo diverso”.
Su Spalletti
“Assolutamente sì. Sono felice per l’Italia e per Luciano. Dopo il campionato stravinto col Napoli questa è la ciliegina sulla torta della sua importante carriera. È un impegno non facile ma avrà stimoli enormi. L’ho visto crescere, l’ho cercato come giocatore, l’ho aiutato ad iniziare la carriera di tecnico. Gli faccio un grande in bocca al lupo”.
Sul ruolo del ct
“Ho letto su alcuni giornali che basta mettere questo al posto di Lobotka e quello al posto di Zielinski e l’Italia somiglierà al Napoli… Ma non funziona così. In un club lavori tutti i giorni sulla testa dei giocatori e sugli schemi. In Nazionale il tempo è poco e non riesci a imporre il tuo modo di giocare. La differenza tra i due ruoli è abissale. Non è un problema di qualità, voglia o professionalità degli atleti, ma di tempo. Le cose non si improvvisano. Lo scudetto di Spalletti al Napoli è figlio del lavoro dell’anno precedente. Luciano ha subito due gare decisive, dovrà adattarsi in fretta. Se andrà dietro ai commenti dei giornali e della marea social, rischia di venirne travolto. Ma l’aspetto positivo è che il suo arrivo è stato accolto da tutti con grande enfasi. Poi, certo, conteranno i risultati ma l’apertura di credito c’è”.