Italia, tutte le avversarie del girone playoff: analisi e formazioni tipo

Italia, tutte le avversarie del girone playoff: analisi e formazioni tipo

(Photo by Carlos Rodrigues/Getty Images)

La prima semifinale contro la Macedonia del Nord. E poi, eventualmente, si spera e ce lo si augura in tutta la Penisola, la finale contro la vincente di Portogallo-Turchia. Sarà questo il percorso ai playoff dell’Italia di Mancini, che tornerà in campo a fine marzo. Di seguito l’analisi delle sfidanti e le formazioni tipo.

MACEDONIA DEL NORD (CT Blagoja Milevski)

Era certamente una delle avversare maggiormente ‘richieste’ dai tifosi azzurri. La Macedonia del Nord di Milevski, seconda del gruppo J dominato dalla Germania, è approdata ai playoff vincendo la contesa con Romania e Armenia e conquistando 18 punti. Dotata di poche individualità di rilievo, punta tutto sulla solidità e il pressing a uomo come dimostrato dalle statistiche UEFA che la collocano al quarto posto – tra le nazionali europee che hanno disputato le qualificazioni – per palloni recuperati: ben 403 come la Danimarca, 5 in più della Germania. I macedoni sono soliti disporsi con un 4-3-3 compatto dove, la più ampia fonte di fantasia, è rappresentata dal trequartista del Napoli Eljif Elmas, autore inoltre di 4 gol. Menzione d’obbligo anche per Enis Bardhi, trequartista del Levante, anch’egli con 4 gol a referto nel corso delle qualificazioni ai Mondiali in Qatar. Non da sottovalutare anche l’apporto dell’ex Palermo Aleksandar Trajkovski: 4 gol anche per lui e un assist. Insieme ad Elmas, infatti, risulta essere il giocatore maggiormente coinvolto nelle reti della Macedonia del Nord. Nazionale certamente abbordabile per l’Italia di Mancini.

Formazione tipo (4-3-3)

Dimitrievski; S. Ristovski, Musliu, Velkovski, Alioski; Elmas, Kostadinov, Bardhi; Churlinov, M. Ristovski, Trajkovski.

PORTOGALLO (CT Fernando Santos)

Tra le teste di serie, insieme all’Italia di Mancini, rappresentava sicuramente la squadra più temibile del sorteggio dei playoff. Dopo quattro vittorie di fila nei match di qualificazione, il Portogallo ha perso il primo posto del gruppo A, sciupando gli ultimi due match decisivi per il ‘pass Qatar 2022’, principalmente lo scontro diretto con la Serbia perso 2-1 e che ha mandato gli uomini di Stojkovic direttamente ai Mondiali. Prima vi era stato il pareggio a reti bianche contro l’Irlanda. I numeri dicono 17 gol fatti e 6 subiti. Nonostante le due uscite deludenti, le individualità del gruppo di Fernando Santos non si discutono: dalla stella Cristiano Ronaldo al talento puro di Bernardo Silva e Diogo Jota, passando per il dinamismo di Renato Sanches, l’esplosività di Cancelo, l’esperienza di Moutinho e chi più ne ha più ne metta. La panchina sa offrire soluzioni di livello come Bruno Fernandes, Joao Felix, André Silva e il rossonero Rafael Leao. Il Portogallo si dispone con un 4-3-3 compatto che unisce solidità del centrocampo A fantasia pura del reparto offensivo. Seria candidata al passaggio dei playoff e all’approdo ai prossimi Mondiali.

Formazione tipo (4-3-3)

Rui Patricio; Cancelo, Dias, Fonte, Mendes; Sanches, Pereira, Fernandes; Silva, Ronaldo, Jota.

TURCHIA (CT Stefan Kuntz)

La Turchia è stata la prima tappa dell’Italia di Mancini verso la gloriosa vittoria di Euro 2020. Squadra dotata di ottime individualità, ma che ha comunque faticato nel proprio percorso verso i playoff per il Mondiale in Qatar e mostra diversi punti deboli. Nonostante le tre vittorie consecutive negli ultimi tre incontri di qualificazione, in due occasioni la vittoria è arrivata in rimonta, ovvero contro Lettonia e Montenegro. Contro i lettoni, addirittura, all’ultimo minuto di recupero grazie ad un rigore dell’uomo simbolo Burak Yilmaz. Collocatasi seconda nel gruppo G con 21 punti – alle spalle dell’Olanda – è stata protagonista di un testa a testa con la Norvegia per strappare il secondo posto. I turchi si schierano con un 4-4-2 mutevole che, a seconda dell’avversario, oscilla tra il 4-1-4-1 e il 4-3-2-1 che, però, è stato il modulo del rovinoso 1-6 incassato contro l’Olanda nel match del 7 settembre. Osservato speciale, neanche a dirlo, è Burak Yilmaz. Il centravanti 36enne del Lille vanta ben 30 reti in 76 apparizioni con la Nazionale, nonché 5 gol nel corso delle qualificazioni. Occhio anche al classe 1999 Dervisoglu e, ovviamente, il trequartista dell’Inter Hakan Calhanoglu così come l’ex Roma Cenzig Under. Come visto all’Europeo, il punto debole è certamente la solidità difensiva che, nonostante la presenza del noto Demiral, si presta a diverse letture errate e posizionamenti in marcatura talvolta non eccelsi come testimoniano i 16 gol subiti. Solo Gibilterra ha fatto peggio nel gruppo G (43 reti subite, ndr).

Formazione tipo (4-3-3)

Cakir; Celik, Soyuncu, Demiral, Erkin; Omur, Ozdemir, Akturkoglu; Dervisoglu, Calhanoglu; Burak Yilmaz