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Italia, sulle ali di Chiesa: Fede torna a brillare sulla fascia

Il giocatore della Juventus è stato uno dei grandi protagonisti nella vittoria di ieri sera della Nazionale, che ha battuto per 5-2 la Macedonia del Nord nel match valido per le qualificazioni europee. Doppietta per Chiesa con l’Italia, che ha ritrovato gol e smalto nel suo ruolo naturale di ala sinistra, differente dal ruolo che ha nel club. 

Il netto e rotondo successo della Nazionale contro la Macedonia del Nord è stato ovviamente una vittoria di squadra e di gruppo degli Azzurri di Luciano Spalletti, ma se bisogna individuare un MVP della partita questo premio va sicuramente dato a Federico Chiesa.

(Photo by Claudio Villa, Onefootball.com)

Italia, Chiesa ritrova il suo ruolo naturale e ritrova i gol: messaggio alla Juve e ad Allegri?

L’attaccante della Juventus è stato uno dei più efficaci e ficcanti del match dell’Olimpico. Una partita iniziata duramente per Chiesa, colpito da un brutto fallo nei primissimi minuti di gioco. Fortunatamente non ci sono state conseguenze, e l’ex Fiorentina si è preso in mano l’Italia, che spesso si è affidata a lui e ai suoi assalti a sinistra per sfondare il muro macedone.

Chiesa sembra essere davvero tornato. Continui scatti e scariche di velocità sulla fascia contornati da dribbling e ingressi poderosi in area, Federico è stato tra i più pericolosi tra gli Azzurri e un continuo spauaracchio per la difesa avversaria, che non ha saputo contenerlo.

Una prestazione notevole e completa che Chiesa ha impreziosito con una doppietta. La prima rete (quella del 2-0) è arrivata con una staffilata di destro dal limite dell’area che ha bucato Dimitrievski, la seconda (il gol del 3-0) su una progressione individuale dalla sinistra conclusa con una palombella a giro col destro che si è insaccata a fondo la rete.

Merito grande ed ampio a Chiesa che ha confermato che il peggio è alle spalle e la condizione sta tornando quella dei tempi belli, ma anche per la posizione in campo. Non un colpo di genio da parte di Spalletti, che ha semplicemente riportato il giocatore nel suo ruolo naturale e più congeniale.

Vale a dire ala sinistra d’attacco in un 4-3-3. In questo modo Chiesa ha spazio e modo per sprigionare le sue principali carattertiche quali i dribbling in velocità e lo scatto bruciante. Un ruolo che ha dovuto dimenticare con la Juventus.

Come è noto il giocatore con la maglia dei bianconeri gioca prevalentemente da seconda punta nel 3-5-2 di Massimiliano Allegri. Certo, sempre in zona offensiva rimane ma Chiesa non è propriamente un centavanti e per quanto il feeling con Vlahovic sia più che discreto, il suo potenziale è sacrificato.

Cambia molto nelle dinamiche di gioco e nella ricezione della palla in una zona più centrale e meno laterale del campo, dove servirebbe più fisico e meno rapidità.

Conta anche il diversissimo modo di giocare dell’Italia e della Juventus. La prima è una squadra con un’anima offensiva e propositiva, l’altra più difensiva e conservatrice e che sicuramente non aiuta le prestazioni delle proprie punte.

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Published by
Riccardo Tanco