Italia, Mancini: “Out Zaniolo e Zaccagni? Molte cose non si sanno…”
Il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Roberto Mancini è stato intervistato da Sky Sport al termine della sosta per le Nazionali, che ha visto gli Azzurri esordire nel loro percorso di qualificazione ad EURO 2024, perdendo 1-2 contro l’Inghilterra e vincendo 0-2 contro Malta. Di seguito le sue parole in occasione di un evento di beneficenza a Roma.
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— Nazionale Italiana ⭐️⭐️⭐️⭐️ (@Azzurri) March 28, 2023
Italia, le parole di Mancini: “Sto lavorando da un anno per inserire i giovani, ma è difficile se non giocano nei loro club. Zaccagni e Zaniolo? Sono fuori per motivi più che validi”
“Tutti i centri sportivi devono avere a disposizione un defibrillatore, credo sia molto importante. Può salvare delle vite“.
Il futuro dell’Italia di Mancini
“In Nazionale devi mettere insieme una squadra capace di amalgamarsi velocemente, poi si giocano più partite in una settimana e non hai nemmeno tempo per lavorare. Ma è così per tutti.
Noi abbiamo la vecchia guardia che a detto di molti è vecchia, ma per me non è così. Il problema è che giocano tante partite e quindi quando arrivano, a volte, sono stanchi. Quando però c’è da preparare un evento importante ci sono. Da un anno sto inserendo i giovani, ma il loro problema è che spesso non giocano nemmeno nei club“.
“Zaccagni e Zaniolo fuori? Ci sono motivazioni più che valide, tutti parlano senza sapere nulla. La porta della Nazionale è aperta a tutti, sono stati chiamati giocatori che mancavano da tempo, ma chi non è stato chiamato è per motivazioni più che valide“.
“Se noi trovassimo giocatori in Italia saremmo più felici, ma come a noi sono stati portati via giocatori che avevano fatto tutte le giovanili in Azzurro, possiamo prendere anche noi degli oriundi. Purtroppo è così in questo momento: tra le prime sette di Serie A solo la Lazio ha un centravanti italiano, ovvero Immobile.
Poi ognuno può dire quello che vuole, ma per quel che mi riguarda lascia il tempo che trova. Se troviamo giocatori validi li valutiamo, li studiamo e poi prendiamo delle decisioni. Poi riuscissimo a trovarli in Italia meglio“.
“Faccio questo lavoro apposta, bisogna prendersi delle responsabilità e quando prendiamo un giocatore gli spieghiamo la situazione e ciò che può accadere. Retegui è un ragazzo giovane, ha bisogno di tempo e se verrà a giocare in Europa o addirittura in Italia come leggo sarà un vantaggio, tutto qui“.