La prima conferenza del CT dell’Italia, Roberto Mancini, è andata di scena in quel di Coverciano pochi minuti fa. Il Commissario Tecnico ha chiarito sulle condizioni di tantissimi convocati, che però presumibilmente lasceranno il ritiro nelle prossime ore: primo fra tutti Marco Verratti. Un cenno importante anche sulle nostre prossime avversarie in Nations League.
Da dove si riparte? “Sarà importante il risultato, questo è un gruppo dove può ancora accadere di tutti. Dobbiamo provare a vincere entrambe le partite per provare ad arrivare prima. Poi, insieme ai giocatori più esperti, ci sono anche alcuni dei giovani chiamati a giugno“.
Sul proprio stato d’animo: “Fino a dicembre non sarà semplice. I giocatori hanno i club, ma per noi sarà molto difficile. Però, come ho detto prima, dobbiamo ritrovare entusiasmo e quella spinta deve darcela il fatto che abbiamo vinto il campionato d’Europa. Dobbiamo ripartire da questo. Da quando abbiamo iniziato 4 anni fa a oggi i giocatori italiani sono diminuiti, ma noi non possiamo fare nulla di più rispetto a ciò che sta facendo. Noi chiamiamo anche chi è in Serie B, un po’ di difficoltà le abbiamo ma dobbiamo andare avanti per la nostra strada“.
Sui convocati: “Spinazzola mi ha chiamato e mi ha detto che non si sente benissimo, ha bisogno di lavorare due settimane e l’ho lasciato a casa. Gli altri li ho lasciati a casa perché sono due partite, non volevo chiamarne tantissimi. Di bravi ne sono rimasti a casa diversi, ma ho pensato fosse giusto così visto che tante gare le stanno giocando“.
Sugli infortunati: “Verratti non ce la fa, ha preso un colpo. Tonali credo non sia un grande problema, Pellegrini lo valutiamo tra oggi e domani mentre Politano sta abbastanza bene. Chiameremo Frattesi”.
Sulla mancanza di attaccanti in Italia: “Sicuramente è anomalo, purtroppo le grandi squadre da un po’ di tempo hanno tanti attaccanti stranieri. L’unico che è lì da un po’ di tempo è Immobile: speriamo non sia un processo irreversibile e che presto possano uscire 2-3 attaccanti che possano dare un futuro alla Nazionale. Non è un problema piccolissimo“.
Su Scamacca: “Giochiamo contro una squadra fisicamente abbastanza forte… Scamacca è andato in un campionato difficile e ci vorrà un po’ di tempo per capire il calcio inglese. Tre-4-5 mesi ci vorranno per capire e giocare in Premier League, il tempo è dalla sua parte e credo il campionato lo possa aiutare“.
Sulla Germania: “Non fa mai piacere perdere 5-2, ma anche in quella gara ci sono state cose buone. A volte servono anche partite così per vedere dove migliorare, eravamo alla quinta partita al termine di una stagione e abbiamo fatto un po’ di fatica, ma credo la partita ci sia servita, soprattutto ai più giovani che hanno fatto esperienza. Nelle prime partite della Nations League, vista la situazione e l’assenza dei ragazzi dell’Europeo, abbiamo fatto bene con cinque punti“.
Sulla rivelazione Udinese: “L’Udinese è una squadra con pochi italiani, ma che gioca bene, è fisica, ha giocatori di grande qualità ed è lì con merito in questo momento. Dobbiamo migliorare in tutti gli aspetti, dobbiamo avere più entusiasmo perché chiaramente non siamo in un momento felicissimo e tornare a divertirci un pochino”.
Sul Napoli: “E’ una squadra che ha qualche italiano in più degli altri, 3 sono qui da molto tempo ma anche Politano in fondo ha sempre fatto parte del progetto. Raspadori è un giocatore che può fare entrambi i ruoli, la mezzapunta e la punta, il fatto di giocare in Champions League credo gli faccia bene“.
Sul progetto Under 23: “Andare a giocare all’estero ti può aiutare, la speranza è che possano giocare anche tante partite. Miretti due anni fa era nell’Under 23, ora titolare nella Juventus. Certo, può aiutare“.
Porta chiusa agli “americani”? “No, nessuno è tagliato fuori. Insigne probabilmente sarebbe venuto, ma ha avuto un problema famigliare molto grave“.