Italia, Mancini: “Dobbiamo cercare in fretta dei giovani per il futuro”

Italia, Mancini: “Dobbiamo cercare in fretta dei giovani per il futuro”

(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Dopo l’eliminazione dal Mondiale, l’Italia sta raccogliendo i cocci e ricostruendo il futuro, così come Roberto Mancini. Il tecnico si è lasciato andare ad importanti dichiarazioni nell’evento marchigiano “LGI sotto le stelle”. Di seguito ecco le sue parole riportate da Calciomercato.com.

Mancini Italia
(Photo by INA FASSBENDER/AFP via Getty Images)

Italia, le parole di Mancini sul futuro

Sui giovani

“Dobbiamo cercare in fretta dei giovani, che magari ora non sono molto conosciuti o non giocano ad altissimo livello, che possano essere utili alla Nazionale. Ne abbiamo visti tanti nelle ultime settimana e sono molto bravi, la differenza la fa il fatto che non hanno molta esperienza. Io ho conosciuto dei bravi ragazzi, poi quando iniziano a giocare ad alti livelli iniziano tutti a migliorare. Hanno margini enormi, un grande futuro. Pensiamo a Zaniolo, quando i giovani hanno modo di giocare fanno bene”. 

Le motivazioni della sua permanenza

“Sono rimasto perché abbiamo fatto un percorso straordinario. Ci sono state situazioni negative, capitate tutte insieme nello stesso momento. Sono rimasto perché ho la possibilità di rifarmi. Nessuno può sapere se rivinceremo l’Europeo o se possiamo vincere il Mondiale. Ci aspettano 4 anni importanti e noi lavoreremo per fare il massimo. In Inghilterra, Germania, Spagna, i giovani giocano in prima squadra. Da noi no, è questo il grande problema”. 

Sulla sconfitta contro la Germania

“La sconfitta con la Germania? Sono stati superiori, ma non è stata una partita negativa come ha detto il risultato (5-2, ndr). Ci servirà molto, anche se a nessuno piace perdere. Non ci ha fatto piacere, ma ci sono state delle cose buone”. 

Il futuro del calcio italiano

“La percentuale di italiani in Serie A è abbastanza bassa rispetto al passato. C’è poco da fare, bisogna andarli a cercare. Ma per quello che abbiamo visto, tanti possono giocare in Serie A. Nel ’90 e nel ’94 la Francia non andò ai Mondiali, dal ’98 in poi ha avuto nazionali straordinarie. Speriamo di farlo anche noi, il materiale umano c’è”.