Per l’Italia di Roberto Mancini è di nuovo tempo di ripartire daccapo. Gli Azzurri sono stati battuti nella semifinale di Nations League dalla Spagna ed hanno fallito ancora una volta un appuntamento importante. Dopo la mancata qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022, la sconfitta nella Finalissima con l’Argentina e il ko in Nations League per la nostra Nazionale urge un cambiamento importante. A livello di uomini, certo, ma anche di idee. Il 3-5-2 con il quale gli Azzurri si sono presentati in campo contro la Spagna è stato oggetto di critiche da parte degli addetti ai lavori ma anche lo stesso commissario tecnico ha ammesso l’errore. Alcuni dei giocatori convocati da Mancini sono palesemente a fine ciclo. Uno su tutti: Leonardo Bonucci. Il difensore juventino “colpevole” dell’errore grossolano sul primo gol iberico. L’Italia ha bisogno di ritrovare se stessa e di voltare pagina in modo deciso e definitivo.
L’Italia tornerà in campo a settembre per disputare le gare di qualificazione ai prossimi Europei del 2024. Un appuntamento da non fallire per Roberto Mancini e il suo staff. Gli uomini dai quali ripartire di sicuro non mancano. Basti pensare ai non convocati come i tre laziali Casale, Romagnoli e Zaccagni. E poi ancora ai giocatori lasciati all’Under 21 come Tonali, Scalvini e Udogie. Da non sottovalutare neanche quanto messo in mostra dall’Under 20 negli ultimi Mondiali di categoria. Cesare Casadei eletto miglior giocatore della competizione merita sicuramente un’opportunità così come sono da tenere d’occhio sia Pafundi che Baldanzi. Il centrocampo è sicuramente il reparto che offre più opzioni. Frattesi è stato il migliore in campo contro la Spagna. Scalpitano anche Rovella e Fagioli che così bene stanno facendo nelle loro squadre di club. Il problema resta in attacco, dove alle spalle di Immobile continua ad esserci il vuoto. Retegui è la scommessa, Scamacca ha fallito il salto in Premier League con il West Ham e per il resto davvero al momento non si intravedono giocatori potenzialmente da Nazionale. Il lavoro da fare sarà importante e duro ma l’Italia ha la necessità di tornare al più presto sui livelli del passato per non rischiare altre brutte figure che dopo due Mondiali consecutivi nei quali è stata fallita la qualificazione, non possiamo più permetterci.