Domani sera alle 20:45 al Parco dei Principi di Parigi l’Italia di Luciano Spalletti affronta la Francia nel primo match valido per la Lega A (Gruppo 2) della Nations League. Un’occasione di riscatto importante per gli Azzurri, dopo il fallimento allo scorso Europeo.
Una chance per ripartire e cancellare il passato recente pieno di delusioni. Questa la missione dell’Italia e del CT Luciano Spalletti, che dopo la brutta eliminazione agli ottavi di finale contro la Svizzera ad EURO 2024 riparte con una sorta di nuovo inizio, con l’obiettivo di riportare la Nazionale ai più alti livelli del calcio internazionale. Il nuovo percorso inizia domani contro la Francia di Didier Deschamps, nell’esordio dell’edizione 2025 della Nations League. Di seguito le dichiarazioni del Commissario Tecnico degli Azzurri al canale ufficiale della FIGC.
“Intanto ho visto belle cose durante questi giorni e durante gli allenamenti. Ho visto partecipazione, ho visto disponibilità e ho visto fiducia in quello che poi si andrà fare. Per cui questi sono valori molto importanti, e devo dire che i ragazzi mi hanno ridato il primo sorriso dopo l’Europeo“.
“Non ci possiamo permettere di sottovalutare niente. Soprattutto dopo la brutta figura che abbiamo fatto. Per cui c’erano da cambiare e ci sono da cambiare alcune cose. In allenamento si sono viste, ma ora c’è da farle vedere anche in partita. E va rimesso a posto questa fiducia che abbiamo perso verso di noi, ma che deve anche essere fatta vedere a tutti i nostri tifosi: anche loro devono riacquistare fiducia in noi“.
“Io penso questa volta di avere questa volta molte qualità che si vanno poi a confrontare quando c’è un alto livello di squadra. Me ne sono reso conto quando ho visto le coppie della formazione, c’è poca differenza tra titolari e riserve. Vedo tantissima qualità in quelli che scegliero da mettere in campo e quelli che lascerò fuori“.
“La Francia si deve affrontare come squadra perché loro hanno dei calciatori dal livello altissimo e bisogna stare attenti a livello tattico ad essere sempre squadra, perché i loro ribaltamenti di fronte a campo aperto possono essere pericolosissimi. Come si marca Mbappé? Dovremo marcarlo di squadra e con l’aiuto di tutti“.
“Non devo lasciare nessun messaggio ai tifosi italiani. Devo solo far vedere quello che ho detto prima: anzi abbiamo parlato troppo e abbiamo chiacchierato troppo. Ora c’è solo da far vedere quale sia il nostro orgoglio nell’indossare questa maglia dopo la brutta figura che abbiamo fatto“.