Tra due giorni i Campioni d’Europa dell’Italia torneranno in campo, a due mesi dal trionfo di Wembley, per le qualificazioni ai Mondiali in Qatar. A rilasciare alcuni dichiarazioni alla stampa è stato Jorginho, uno dei protagonisti dell’Europeo e di questa estate 2021 dove ha vinto tutto. L’italo-brasiliano è uno dei candidati al Pallone d’Oro, ma è un argomento che lui non vuole affrontare.
“Lascio parlare tutti, io cerco di godermi il momento. Manca qualche mese a quella decisione e io penso al presente, vedremo cosa succederà”. L’Italia dovrà subito riconfermarsi in campo, e dovrà farlo contro la Bulgaria questo giovedì. “Ora arriva il difficile perché non siamo più una sorpresa, ma ora siamo nel posto che meritiamo. Dobbiamo mantenere umiltà“.
Nel suo ruolo da regista Jorginho è uno dei più forti al mondo. E pensare che all’inizia giocava altrove: “Non mi pento di aver fatto questo cambiamento, anzi non l’ho scelto io perché a 13 anni ero più un trequartista ma il mio allenatore mi spostò. Da quel momento ho iniziato a guardare Pirlo e Xavi e ora sono molto felice”.
E se in Qatar l’Italia dovesse affrontare il Brasile?: “Lasciamogli dire che siamo tanto indietro rispetto a loro, che magari è stata fortuna la vittoria dell’Europeo. Ora è difficile rimanere all’ombra per quanto fatto ma dobbiamo restare umili. Abbiamo mostrato un grande calcio e per continuare a fare quel lavoro dobbiamo andare avanti con fame e umiltà”.
Infine la sua maturità è passata anche attraverso gli anni trascorsi al Chelsea: “Non dico che fosse necessario andare via dall’Italia per crescere, ma ha aggiunto nella mia crescita. Credo alla fine sia stata una cosa positiva. In tanti da giovane non mi hanno voluto e mi hanno criticato. I sassolini ci saranno sempre e poi anche loro mi hanno motivato, aiutato, perché non ho mai abbassato la testa”.