Federico Gatti, difensore della Juventus nell’ultima annata in prestito al Frosinone, è intervenuto in conferenza stampa dal ritiro dell’Italia. Queste le sue parole.
È stata una stagione importantissima e ora sto vivendo emozioni uniche in Nazionale, perché ho la possibilità di allenarmi con calciatori di esperienza internazionale. Per essere qui ho fatto tanti sacrifici, tipo lavorare ai mercati generali, fare il serramentista, il muratore… non lo dimenticherò mai. Poi per fortuna col calcio è andata bene. Il ct è fondamentale per un giovane. Ti butta dentro senza mille pensieri: mi ha colpito molto l’attenzione che ha su ogni particolare. Juventus? Si tratta di un passo che per me significa tanto. È un’esperienza che ancora devo vivere, ma ho già capito l’importanza di ciò che andrò ad affrontate. Voglio fare di tutto per farmi trovare pronto”.
Col difensore sono intervenuti anche altri tre giovani convocati da Mancini: Cancellieri, Esposito e Scalvini. Le loro parole:
ESPOSITO: “Per me è un sogno essere qui. Questa è la parentesi più importante della mia vita. Nei primi due giorni ho visto Jorginho, che è un giocatore formidabile, così come Cristante e tutti gli altri. Stare qui è un motivo d’orgoglio e voglio imparare dai migliori. Spero nell’esordio: sarei l’uomo più felice al mondo, ma non mi aspetto nulla. Mancini? È l’unico ad aver messo gli occhi sui giovani in questo modo. A noi non serve giocare per forza, ma serve fiducia, la cosa basilare per un giovane“.
CANCELLIERI: “L’esordio per me ha rappresentato un’emozione assurda. È stato incredibile. Mancini Ha avuto il coraggio di lanciare i giovani e spero che con questo esempio possa cambiare qualcosa. Noi speriamo di riuscire a conquistarci sempre più spazio“.
SCALVINI: “È una grande emozione per me essere qui. Vedere tutte le foto che ci sono qui a Coverciano dà grandi emozioni”. Queste, invece, sono state le sue parole per il ct Mancini: “Non ha paura di far giocare i giovani e ci dà spazio. Quello che mi ha colpito è che in ogni allenamento ci ha sempre coinvolto e ci ha subito detto che siamo i difensori del futuro, ma che possiamo esserlo anche nel presente“.