Primo Piano

Italia-Francia 1-3, Azzurri KO a San Siro: Spalletti chiude secondo

L’Italia perde 1-3 contro la Francia nel match valido per la 6ª e ultima giornata di Nations League e chiude al secondo posto nel Gruppo B – Lega A della competizione. Occasione sprecata per gli Azzurri, che nonostante i due risultati a disposizione per mantenere la vetta, perdono con oltre un gol di scarto e consegnano il primo posto ai Les Blues in vista del sorteggio dei quarti. Al Meazza decisiva la doppietta di Rabiot e l’autogol di Vicario, per la Nazionale a segno Cambiaso.

Parecchio amaro in bocca per l’Italia, che non chiude al meglio il suo percorso nella fase a gironi di Nations League e termina al secondo posto a quota 13 punti il proprio girone. Sorpasso al fotofinish della Francia, che doveva solo vincere e battere con almeno due gol di scarto gli Azzurri per superarli nella differenza reti. La formazione di Spalletti ora sarà attesa da un sorteggio ostico il prossimo 22 novembre per i quarti di finale del torneo, in programma il prossimo marzo.

(Photo by Spada, LaPresse, Interdipendenza.net)

Italia-Francia 1-3, la Nazionale cade sul più bello. La doppietta di Rabiot regala il primo posto a Deschamps in Nations. Agli Azzurri non basta Cambiaso

Partita ad alta intensità al Meazza, con la Francia che approccia fin dai primissimi minuti con un pressing molto alto e che porta immediatamente al vantaggio transalpino dopo tre minuti. Corner dalla sinistra battuto da Digne, Rabiot anticipa di testa Buongiorno e insacca nell’angolino: inutile e disperato il tentativo di Dimarco di evitare la rete e 0-1 per la squadra di Deschamps.

Azzurri leggermente scossi dallo svantaggio flash ma che in possesso non si scoraggiano e provano a riordinare idee e meccanismi tramite il solito palleggio e accettando un match ad altissimo ritmo di gioco fin dalle prime battute, sfidando i francesi anche sulla riaggressione alta. La prima sortita offensiva della Nazionale arriva al minuto 9 con Barella che ha spazio sulla trequarti e libera un destro centrale e bloccato da Maignan.

La formazione di Spalletti è in partita ma soffre la mobilità delle punte della Francia che stanziano in zona trequarti e danno pochi riferimenti al trio difensivo dell’Italia, che ne patisce la velocità in campo aperto e nei duelli individuali. Di contro l’Italia fatica a produrre il solito gioco di possesso palla efficace e propositivo, sia per il poco movimento generale di centrocampo ed esterni che per una manovra troppo lenta.

Al minuto 33 la Francia trova il raddoppio. Punizione velenosa dai 25 metri di Lucas Digne: un destro insidioso che sorprende Vicario, con la palla che carambola sulla schiena del portiere del Tottenham e regala lo 0-2 alla Francia. L’Italia ha però il merito e la forza di reagire subito a al 35′ trova il gol che riapre la partita. Bella combinazione in velocità sul lato sinistro tra Tonali e Dimarco, cross immediato dell’esterno dell’Inter che mette in area: Frattesi non ci arriva di testa da pochi passi, ma a rimorchio a centro area Cambiaso arriva col mancino e trafigge Maignan per l’1-2 che riequilibra la sfida del Meazza.

Errori difensivi e un gioco che non carbura in ritmo e qualità. L’Italia chiude seconda

Buon approccio nel secondo tempo per l’Italia, che ci mette compattezza e intensità in una partita anche sporca per duelli e scontri fisici. L’Italia c’è per carattere, ma non riesce ad esprimere pienamente i propri meccanismi di gioco, mantenendo sempre un ritmo non elevato e mancando in qualità nella zona decisiva di campo.

E al minuto 66 la Francia trova il tris, ancora da calcio piazzato. Cross dalla sinsitra di Digne, ancora Rabiot (stavolta in anticipo su Locatelli) arriva prima di tutti di testa e trafigge per la seconda volta Maignan per l’1-3 francese che indirizza la partita, Gli Azzurri provano a scuotersi nella parte finale del match, ma non basta: in pieno recupero Maignan blinda il risultato con una parata ravvicinata su Kean e certifica il primo posto della Francia, che beffa l’Italia sul più bello.

Share
Published by
Riccardo Tanco