Italia, è l’ora di vendicare il passato
Il primo banco di prova? Superato a pieni voti. Il Belgio ci ha fatto paura, era una squadra colma di talenti ma dopo ieri sera, forse, il sogno della sua generazione d’oro rimarrà tale. La miglior squadra al mondo per ranking Fifa, annientata con un primo tempo giocato in maniera sontuosa se non per la piccola sbavatura di Di Lorenzo nel finale. Adesso però viene il bello. La sorte ci ha messo davanti un classico del nostro calcio, la Spagna. Dai Diavoli Rossi alle Furie Rosse, quando l’Italia vede questo colore, si esalta.
Di cose agli spagnoli ne abbiamo da chiedere indietro. Tutto comincia nel 2008 quando la lotteria dei rigori, dopo averci premiato due anni prima nella finale mondiale contro la Francia, ci volta le spalle e permette agli spagnoli di aprire il ciclo vincente di quattro anni che li vedrà vincere due europei (2008 e 2012) e il Mondiale (Sudafrica 2010). Contro chi vinsero l’Europeo nel 2012? Contro l’Italia. In quella notte la formazione di Prandelli, forse la più simile come gruppo e squadra a questa attuale di Mancini, fu protagonista di un cammino eccezionale eliminando sul suo cammino Inghilterra e Germania. La finale però fu una batosta. 4-0 senza storia e tutti a casa con addirittura il capitano Iker Casillas che poco prima del termine del match disse al giudice di porta “Respect for Italy” in merito ai quattro minuti concessi dall’arbitro.
Il karma a volte, un po’ come l’amore, fa dei giri immensi e poi torna, magari ribaltando le parti. La Spagna ammirata a questo Euro2020 è tutt’altro che imbattibile, anzi, forse è la più brutta dell’ultimo decennio. Ma la formazione di Luis Enrique non va sottovalutata. Tutti la davano per spacciati dopo i pareggi nel girone con Svezia (0-0) e Polonia (1-1) e invece sono in semifinale a Wembley contro gli azzurri sognando la coppa. Avanti azzurri è il momento di farci tirare fuori l’urlo di gioia rimasto in gola 9 anni fa. L’abbiamo già battuta la Spagna ad Euro2016, ma lì erano solo ottavi di finale. Qui, Italia, ci si gioca la finale.