L’Italia si qualifica a Euro 2024 grazie allo 0-0 contro l’Ucraina: il pensiero dell’ex CT della Nazionale Arrigo Sacchi.
Arrigo Sacchi, ex allenatore e commissario tecnico dell’Italia dal 1991 al 1996, ha commentato lo 0-0 degli azzurri contro l’Ucraina, che ha permesso ai ragazzi di Luciano Spalletti di staccare il pass per Euro 2024, nell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport.
Di seguito, il pensiero di Arrigo Sacchi:
LA QUALIFICAZIONE: “È andata e va bene così. Siamo all’Europeo, il risultato che volevamo. Però adesso non commettiamo gli errori del passato, non pensiamo di essere diventati dei fenomeni perché altrimenti ci ritroviamo a terra. Aggiungo che, se avessimo perso, cosa che non meritavamo, non si sarebbero potute dare colpe a questo gruppo di giocatori e all’allenatore. Spalletti è arrivato da poco, lasciamolo lavorare. Anche lui deve imparare a conoscere l’ambiente e i calciatori“.
LA PRESTAZIONE: “Direi che lì in mezzo ce la siamo cavata abbastanza bene. Forse in alcune circostanze siamo stati un po’ confusionari, ma queste sono partite molto difficili, soprattutto a livello mentale, e non sempre si riesce a mantenere la necessaria lucidità. Nel primo abbiamo avuto diverse opportunità per passare in vantaggio. La più clamorosa è stata quella di Frattesi, peccato che non abbia fatto il colpo sotto altrimenti sarebbe stato gol. Frattesi? E’ un ragazzo che ha forza fisica e mette le energia al servizio della squadra. Recupera e aggredisce. Deve migliorare nell’interpretazione delle situazioni di gioco. L’attacco? Chiesa è stato molto generoso, avanti e indietro sulla fascia. Raspadori conosce il calcio più di tutti e ogni suo movimento è finalizzato alla giocata di tutta la squadra. Forse Zaniolo ha partecipato poco, ma adesso godiamoci la qualificazione. Ci penserà poi Spalletti a migliorare questi ragazzi“.