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Italia, Donnarumma: “Noi giovani dobbiamo far ripartire l’Italia. Milan? Nessun rimpianto”

Tra tre giorni, l’Italia di Roberto Mancini, se la vedrà contro l’Argentina allo stadio Wembley. Dopo le dichiarazioni di ieri di Alessandro Florenzi, oggi, è Gianluigi Donnarumma a parlare in conferenza stampa dal ritiro dell’Italia. Ecco quanto dichiarato dall’estremo difensore del PSG.

Italia, le dichiarazioni di Donnarumma in conferenza stampa

(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Questa Champions dice che Courtois è il miglior portiere d’Europa?
“Sicuro, ieri ho visto la gara e ha disputato una partita incredibile, ha tenuto in piedi il Real Madrid fino all’ultimo. Un po’ di effetto mi ha fatto, potevamo esserci noi, ma purtroppo il calcio è così. Hanno vinto loro e a Courtois faccio i complimenti, ha fatto grandi interventi”.

Il tuo futuro sarà più sereno?
“Non è stato un anno facile, ma sono sempre io e lavoro sempre al massimo. Sono sempre a disposizione della squadra, dell’Italia. Non c’è alcun problema, bisogna solo ripartire e farlo al meglio”.

Cosa ti mancherà di Chiellini?
“Mancherà tutto di Giorgio, sia in campo che fuori è stato un punto di riferimento per il calcio italiano e mondiale, soprattutto per noi giovani. Ci ha dato una grande mano, vogliamo ora dargli una grande gioia. In campo mancherà, è veramente fantastico e ti dà sempre una mano, anche con una semplice parola”.

Com’è stata la prima stagione al PSG?
Far parte di una società del genere e di una squadra del genere ti aiuta tanto, alternarsi per un portiere non è semplice ma questa stagione mi ha aiutato da tutti i punti di vista”.

Come hai reagito allo Scudetto del Milan? Ci sono nuovi Donnarumma nel calcio italiano?
“Dopo aver vinto il titolo l’anno perfetto era lo Scudetto del Milan e gli faccio i complimenti, hanno fatto un lavoro incredibile e sono orgoglioso di loro. Per la Nazionale, dobbiamo ripartire e farlo dai giovani: con me ci sono tanti ragazzi su cui puntare, c’è Bastoni, Raspadori, Scamacca… Ora però bisogna ripartire, la delusione del Mondiale è ancora fresca e mercoledì dobbiamo vincere. Dobbiamo subito ripartire giocando bene e ottenendo grandi risultati”.

Era fallo quello che hai subito in Real-PSG? Qualcosa da dire ai tifosi di San Siro in vista del ritorno a settembre dell’Italia?
“Per me sì, era fallo. Potevamo gestirla meglio, anche dopo. Peccato, il calcio è fatto di episodi e noi prima avevamo dominato. Abbiamo una grande squadra e grandi campioni. Su San Siro, io penso a me stesso e alla mia squadra. Quello che pensa la gente non ci deve condizionare: dico solo che quando sono con la maglia dell’Italia bisogna tifare l’Italia”.

Che stagione è stata?
“E’ stato un anno sì, complicato. Però bisogna ripartire, bisogna accettarlo e andare avanti, bisogna lavorare più di prima. Su Raiola, dico che ho avuto un rapporto incredibile ed è stata davvero una doccia fredda. Voglio ricordarlo sempre col sorriso, ha sempre voluto fare qualcosa di importante per i calciatori, ci darà una grande forza”.

Mercoledì torni a Wembley, che sensazioni hai?
“Non dobbiamo dimenticare quanto fatto all’Europeo, questo è un gruppo fantastico e ci ha fatto ottenere un risultato incredibile. La delusione del mancato accesso al Mondiale è ancora fresca, siamo ancora delusi. Fa male, alcuni ragazzi non saranno più con noi ma noi giovani dobbiamo riportare l’Italia dove merita”.

Hai detto che per un portiere non è facile alternarsi. Hai temuto di perdere il posto in Nazionale?
“Rassicurazioni non mi servono, è stato un anno difficile ma rassicurazioni non mi servono. Sono sempre stato attento a lavorare, mi sento orgoglioso sempre di essere qui e di indossare questa maglia”.

Italia-Argentina può essere l’ultima anche per altri compagni? Che promessa hai fatto a Mino nel tuo post su Instagram?
“La confesserò dopo averla mantenuta… Intendevo il Mondiale, si ritirerà Chiellini poi gli altri faranno in tranquillità le loro scelte. Mi dispiace per Chiellini, poteva essere il suo ultimo Mondiale”.

Con Messi vi siete parlati?
“Assolutamente, con Messi e Di Maria. Quando ci siamo lasciati a Parigi l’ultima gara ci siamo detti un po’ di cosine… Loro sono una grandissima squadra, bisogna prepararla nel migliore dei modi”.

E’ inevitabile che i portieri giochino così tanti coi piedi? Riesci a gestire le critiche?
Ho le spalle larghe e riesco a gestirle, così come gestisco gli elogi. Fa parte del vostro lavoro. Sul gioco coi piedi, è normale ci siano benefici ma a volte rischi un pochino, in alcune partite rischiare tanto diventa complicato e bisogna saper gestire certe situazioni. Il ruolo è cambiato tanto, io ho avuto la fortuna di lavorarci tanto al settore giovanile del Milan e avevo già la prospettiva di giocare la palla da dietro. Sicuramente in alcuni momenti di alcune partite non bisogna rischiare così tanto, il calcio è cambiato”.

Per te a Parigi è stata una stagione difficile. Mentre il Milan ha vinto lo Scudetto, c’è rammarico per non esser rimasto?
“Rammarico no, sono contento per quanto fatto il Milan e ho scritto a tutti i miei compagni. Sono felice per quanto hanno fatto ma non c’è rammarico”.

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Published by
Luigi Matta