Italia-Bulgaria 1-1, gli azzurri non graffiano e vengono beffati
L’Italia è tornata a casa, direbbero gli inglesi. La Nazionale non è tornata a vincere, direbbero gli italiani sconsolati. La partenza azzurra è stata perfetta, sia chiaro. Gioco, carattere, vigoria atletica, aggressione alta. Infatti il gol è arrivato dopo appena quindici minuti. I veri problemi sono venuti a galla dopo il contropiede micidiale bulgaro. Forse quest’ultimo ci ha tolto un po’ di fiducia e la cattiveria sottorete. Anche dopo il tè l’Italia è rimasta bella da vedere, eppure non è riuscita a trovare la conclusione rabbiosa per tramutare in gol quanto prodotto. Il copione di gioco è rimasto il solito: gli azzurri hanno avvolto in una tela la Bulgaria, ma è mancato il morso. Mancini aveva previsto che le scorie di un’estate ricca di emozioni avrebbero potuto giocare a nostro sfavore. Peccato, non eravamo più abituati dopo quel fantastico Europeo. Ora, però, testa alla Svizzera per dimostrare che oggi è stato solo una piccola caduta di un percorso che ha portato, e ci auguriamo che porterà, grandi frutti.
🌍 #WCQ
🇮🇹🇧🇬 #ItaliaBulgaria 1️⃣-1️⃣
⚽️ #Chiesa 16’, Iliev 40’📋 A Firenze gli #Azzurri dominano la gara, ma non riescono a strappare i 3 punti.#Nazionale #ItaBul #VivoAzzurro pic.twitter.com/vTlcy52wTY
— Nazionale Italiana ⭐️⭐️⭐️⭐️ (@Azzurri) September 2, 2021
Primo tempo
L’Italia inizia il match con il suo marchio di fabbrica: tanto possesso e pressing alto. Il primo pericolo lo creano gli azzurri: filtrante di Emerson per Insigne, che solo davanti a Georgiev tira a lato. La prima occasione della Bulgaria arriva trenta secondi dopo: Despodov sfonda sulla sinistra, tiro da fuori area ma il pallone finisce fuori. Tempo quindici minuti e l’Italia fa gioire di nuovo i suoi tifosi: Chiesa mette il turbo dalla destra, salta due avversari, uno-due con Immobile e con mancino sigla l’1 a 0. Di solito Chiesa si esaltava a Wembley, oggi ha riconfermato la sua forma fisica al Franchi, davanti agli occhi del padre Enrico. Gli azzurri, oltre ad essere padroni di casa, sono anche padroni del campo; manca solo l’ultimo passaggio, l’ultimo tiro. Occasione per l’Italia: Verratti serve Immobile che da 20 metri prova il tiro ma il sinistro debole del laziale non preoccupa il portiere bulgaro. L’impressione alla mezz’ora è questa: l’Italia palleggia, recupera subito il pallone, tuttavia in area deve ancora migliorare. Trema la difesa bulgara: palla persa di Antov, Immobile vola nella trequarti avversaria, prova il tiro da fuori che viene respinto da Georgiev; Insigne tenta poi da limite, ma non trova lo specchio della porta. Pareggia la Bulgaria al 38’: contropiede molto rapido degli ospiti, Despodov vince il duello contro Florenzi e mette al centro una bella palla per Atanas Iliev che, solo davanti a Donnarumma, insacca il pallone. Gli azzurri non sembrano aver accusato il colpo, infatti il portiere avversario si deve superare per evitare il nuovo vantaggio azzurro: lancio di Bonucci, stop magnifico di Insigne che un diagonale non riesce a battere Georgiev.
Secondo tempo
Prima azione pericolosa in questo secondo tempo per l’Italia: Immobile supera il portiere bulgaro di testa e calcia da posizione troppo defilata, il tiro non è preciso e Hristov riesce a spazzare. Azzurri ancora con il pallone tra i piedi, il quale vien ben gestito fino alla tre quarti avversaria, tuttavia mancano poi gli spazi per trovare la via del gol. I bulgari sono tutti chiusi nella loro metà campo e gli azzurri faticano a velocizzare la manovra. Occasione per l’Italia: filtrante di Chiesa che trova Barella in area, il quale spara il pallone troppo in alto. Miracolo di Georgiev al 62’: Verratti recupera palla sulla trequarti, Barella gira il pallone a Chiesa, che a tu per tu con il portiere prova il destro ma la manona dell’estremo difensore bulgaro gli nega la gioia del gol. Il palleggio italiano è ottimo, urge solo un po’ più di precisione sottoporta. Ennesima occasione d’oro per l’Italia: colpo di tacco di Verratti in area di rigore che trova Immobile, il quale non è preciso con il sinistro. Calcio di punizione per l’Italia al limite dell’area: finta di andare Berardi, va Bonucci, ma il tiro finisce in curva.