Domani sera, l’Italia giocherà la sua quarta finale nella storia degli Europei dopo 9 anni dall’ultima volta. Escludendo la prima e unica vittoria nel 1968, agli Azzurri non è andata benissimo: due sconfitte, di cui una in rimonta ai supplementari e l’altra con un grande passivo. Ma andiamo con ordine.
L’Europeo del 1968 fu l’unico vinto dall’Italia. La finale con la Jugoslavia, in realtà, finì sul risultato di 1-1. Ma il regolamento di quel periodo prevedeva la ripetizione della partita in caso di parità, l’ormai ex replay inglese in FA Cup per intenderci. Al secondo tentativo, gli Azzurri di Ferruccio Valcareggi vincono per 2-0 grazie alle reti di Gigi Riva e Pietro Anastasi (entrambe nel primo tempo), e da Paese ospitante.
Nel 2000, la Nazionale di Dino Zoff fu ad un passo dalla vittoria del secondo Europeo. Una competizione con tanti protagonisti e colpi di scena che però ha negato la gioia finale agli Azzurri di Dino Zoff. A Rotterdam (Olanda), Delvecchio segna il gol del vantaggio, ma al 94′ la Francia pareggia con Wiltord. Si va, dunque, ai supplementari. Il golden gol di Trezeguet al 103′ consegna definitamente il trofeo ai transalpini.
L’ultima finale giocata dall’Italia all’Europeo fu quella contro la Spagna nel 2012. La sfida di Kiev (Ucraina) vede una differenza netta sulla condizione fisica e tecnica tra le due Nazionali. Prandelli e i suoi non hanno potuto fare granché contro i gol di Silva, Jordi Alba, Torres e Mata.
Domani, il quarto appuntamento per vendicarsi delle due sconfitte precedenti con un grande gruppo che si sta facendo amare da tutto il Paese. Arriva un’Inghilterra trascinata dall’entusiasmo di Wembley, sede della fase finale di un Europeo itinerante che ha fatto rinascere il calcio post-Covid e che difficilmente si ripeterà, ma i pronostici rimangono sul 50-50. Sopratutto in appuntamenti come questi.