Iran, gli attivisti chiedono l’esclusione dai Mondiali: la situazione

Iran, gli attivisti chiedono l’esclusione dai Mondiali: la situazione

(Photo by Amin Mohammad Jamali/Gallo Images/Getty Images)

I Mondiali di Qatar continuano ad essere oggetto di grandi polemiche e problematiche, ultima di esse la delicata situazione politica che al momento sta vivendo l’Iran, che si ripercuote inevitabilmente anche sul lato calcio. Secondo quanto riportato da diverse fonti internazionali, gli attivisti iraniani (tra cui calciatori, tifosi e rappresentanti di altri sport, avrebbero inviato una lettera alla FIFA con la richiesta di escludere la propria Nazionale dalla manifestazione iridata. Il motivo di tale richiesta risiede ovviamente nella repressione dei diritti civili che in questo momento sta portando nubi e incubi in tutto il paese, specialmente per le donne. Tale situazione andrebbe a violare diverse regole fondamentali della FIFA stessa, motivo sul quale gli attivisti fanno leva.

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Iran, gli attivisti vogliono l’esclusione dai Mondiali: inviata una lettera alla FIFA

Il contenuto della lettera recita testuali parole: “la brutalità dell’Iran nei confronti del suo stesso popolo ha raggiunto un punto critico, e questo impone una dissociazione inequivocabile e ferma dal mondo del calcio e dello sport. Alle donne viene costantemente proibito l’accesso agli stadi, una pratica sistematica per escluderle completamente dalla piramide calcistica. È evidente che la Federcalcio iraniana stia semplicemente seguendo e applicando le linee guida del governo, e quindi non può essere vista come un’organizzazione indipendente e libera da qualsiasi forma o tipo di influenza. Questa è una violazione (articolo 19) dello statuto Fifa. La Fifa ha comminato altre sospensioni per delle situazioni similari”. Una richiesta chiarissima da parte degli attivisti, che attualmente sono affiancati da un’agenzia legale spagnola, ma i nomi non sono ancora noti. Importante precisare che anche il calciatore Sardar Azmoun, ritenuto il migliore dell’intera nazione, si è schierato a favore della protesta, e la situazione attualmente è molto delicata, visto che personalità cosi influenti, in un modo o nell’altro, potranno certamente smuovere le decisioni della FIFA.