Inzaghi e Fonseca, presente e futuro di Lazio e Roma

(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

La lotta al quarto posto, ancora tutta da decifrare, potrebbe rivelarsi una corsa a quattro, tra Napoli, Atalanta, Lazio e Roma. Difficile dirlo, ma le romane, per motivi diversi, hanno dimostrato che tenere il passo delle squadre di testa è praticamente impossibile. La Roma, che pure sin qui ha sorpreso in positivo, per il gioco espresso e gli automatismo offensivi, non è capace di superare squadre migliori di lei. Lo dimostrano le sconfitte, pesanti, rimediate contro Napoli e Atalanta, ma anche il fatto di non aver battuto neanche una squadra delle prime dieci in classifica. Un discorso simile si può fare per il Napoli, caduto contro la Lazio e prima di fronte a un Sassuolo decimato.

Tornando sul Tevere, Fonseca ha dimostrato di avere idee chiare e capacità di tirare fuori il meglio da ciò che ha. La rosa della Roma, però, non è strutturata per la vetta. E se davvero il quarto posto è l’obiettivo stagionale, dovrà fare Meglio negli scontri diretti. A meno che, non basti, semplicemente, non inciampare mai contro le piccole. Cosa che, in effetti, ai giallorossi non accade praticamente mai. Al contrario della Lazio, capace di rimediare una scoppola a domicilio dall’Udinese e di pareggiare a Benevento. Partite in cui hanno pesato le scorie della Champions League, senza dubbio. Ma anche la mancanza di serenità di una squadra che, per un momento, un anno fa, ha davvero accarezzato il sogno più grande, quello dello scudetto.

Difficile riprendere a sognare dopo un brusco risveglio. Specie per Simone Inzaghi, che ha il contratto in scadenza a giugno 2021 e ancora non ha dato una risposta a Lotito. Le cronache romane parlano di parti vicine e intesa a un passo. Certo, dopo 21 anni a Roma, per il mister di Piacenza il biancoceleste è una seconda pelle, ma solo una firma sul rinnovo può prolungare un ciclo vincente e divertente. Come, da queste parti, non se ne vedevano da un po’. Merito di Inzaghi, certo, ma anche di una rosa che in molti uomini ha davvero poco da invidiare alle big. E chissà che la tentazione di vederla gestita da un altro allenatore, magari meno integralista e più coraggioso non abbia sfiorato anche Lotito.

Se a Formello inizia ad esserci una certa fretta, a Trigoria l’allenatore portoghese è sereno, nonostante viva una situazione speculare a quella del collega biancoceleste. Contratto in scadenza a giugno 2021, ma con una clausola. Il rinnovo scatta automaticamente per il terzo anno in caso di conquista di qualificazione in Champions League. Nulla toglie che Friedkin possa decidere comunque per il rinnovo, ma per Fonseca il quarto posto potrebbe rivelarsi “vitale”. Per Inzaghi, invece, un altro capitolo di una storia infinita, che solo lui può decidere di continuare o meno.